Veicoli elettrici: ripartiti i finanziamenti per infrastrutture ricarica

Oltre 4,5 milioni di euro per i progetti regionali

Auto elettrica

Pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 10 marzo 2015 il decreto ministeriale del 7 novembre 2014 che assegna alle Regioni e alle Province autonome le risorse per il finanziamento dei progetti ammessi a valere sul bando per le reti di ricarica dei veicoli elettrici.

  • Veicoli elettrici: DPCM 26 settembre 2014, Piano nazionale infrastrutture ricarica

Il decreto-legge n. 83-2012 ha previsto misure per favorire la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica e la sperimentazione e la diffusione di flotte pubbliche e private di veicoli a basse emissioni complessive, con particolare riguardo al contesto urbano, nonchè per l'acquisto di veicoli a trazione elettrica o ibrida.

In particolare, il dl istituisce un apposito Fondo per l'attuazione del Piano Nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli elettrici, che cofinanzia, fino a un massimo del 50% delle spese sostenute per l'acquisto e per l'installazione degli impianti, i progetti presentati dalle Regioni e dagli Enti locali.

Nell'ambito del Fondo, nel luglio 2013 è stato pubblicato un bando a favore delle Regioni per il finanziamento di reti di ricarica dedicate ai veicoli elettrici, con una dotazione di 4.542.130 euro.

Le risorse per il finanziamento dei progetti ammessi vengono ora così ripartite dal decreto ministeriale del 7 novembre 2014:

  • Valle d'Aosta: 480.188 euro;
  • Friuli Venezia Giulia: 240.380 euro;
  • Piemonte: 240.380 euro;
  • Marche: 240.380 euro;
  • Sardegna: 240.380 euro;
  • Abruzzo: 479.674 euro;
  • Provincia autonoma di Bolzano: 240.380 euro;
  • Veneto: 232.300;
  • Liguria: 234.623 euro;
  • Emilia-Romagna: 240.380 euro;
  • Basilicata: 230.785 euro;
  • Lazio: 240.380 euro;
  • Umbria: 240.380 euro;
  • Sicilia: 240.380 euro;
  • Toscana: 240.380;
  • Lombardia: 240.380;
  • Molise: 240.380 euro.

Ciascuna Regione e Provincia autonoma dovrà sottoscrivere una convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al fine di definire le modalità e i tempi di implementazione dei progetti. In ogni caso, il Ministero non assumerà rapporti diretti con le imprese, i gruppi di lavoro, i professionisti, i fornitori di beni e servizi ai quali le Regioni affideranno la realizzazione di tutte o parte delle attività indicate nelle proposte d'intervento presentate.

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Decreto ministeriale del 7 novembre 2014 - Gazzetta ufficiale del 10 marzo 2015

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