TTIP - al via nuovo round negoziale. Obiettivo accordo entro 2016

Per concludere l'accordo Ue-USA entro la fine dell'amministrazione Obama, spiegano da Bruxelles, settembre sarà il mese decisivo.

Cecilia Malmström at the podium © European Union , 2015 / Source: EC - Audiovisual Service / Photo: Etienne Ansotte

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Parte oggi, a Bruxelles, un nuovo turno di trattative - il quattordicesimo - tra Unione europea e Stati Uniti in vista di un accordo sul TTIP, il Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti.

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Obiettivo dei negoziatori è raggiungere l'intesa prima che a Washington si insedi un nuovo presidente. Le elezioni presidenziali si svolgeranno il prossimo 8 novembre, dunque Ue e USA hanno solo una manciata di mesi per giungere ad un testo consolidato.

Per riuscire a concludere prima della fine dell'amministrazione Obama, spiegano fonti Ue, decisivo sarà settembre, mese in cui è previsto "un significativo numero di incontri a livello politico" tra la commissaria europea al Commercio Cecilia Malmstroem e il suo omologo statunitense Michael Froman, che dovranno affrontare al massimo livello le questioni attualmente aperte dell'accordo.

Tra queste, le più delicate sono ancora:

  • l'accesso agli appalti pubblici, su cui Bruxelles è favorevole e Washington contraria,
  • la data di inizio di accesso ai mercati, settore per settore,
  • il riconoscimento delle indicazioni geografiche, a cui l'Ue tiene particolarmente,
  • il meccanismo di protezione degli investimenti per il quale Bruxelles ha proposto un nuovo tribunale arbitrale in alternativa all'attuale sistema per la risoluzione delle controversie tra Stato e investitore (Investor State Dispute Settlement, ISDS)
  • il capitolo energia, che l'Ue vuole a parte così da poter usufruire delle risorse energetiche ora considerate da Washington "sicurezza nazionale" e quindi inaccessibili a società non statunitensi.

TTIP - negoziati Ue-USA, online in italiano documenti riservati

Protezione degli investimenti: un capitolo prioritario

Il dossier relativo alla protezione degli investimenti risulta particolarmente importante per i negoziatori Ue, che, spiegano le fonti comunitarie, la considerano una questione in grado di "far chiudere la partita", nel caso Bruxelles riuscisse ad imporre la sua posizione in fase negoziale.

Il nuovo sistema giudiziario proposto dalla Commissione europea, l'Investment Court System (ICS), dovrebbe consentire alle imprese di far causa ai governi in caso di perdita di profitto percepito, in sostituzione dell'attuale meccanismo ISDS.

L'ICS è uno dei tre punti al centro di una lettera aperta inviata nelle scorse ore da un gruppo di 65 organizzazioni Ue in rappresentanza di consumatori, agricoltori, assicurazioni sanitarie non-profit, gruppi ambientali, etc, al presidente del Parlamento europeo Martin Schulz per esprimere “serie preoccupazioni” sul modo in cui la Commissione europea sta portando avanti le trattative sul Partenariato transatlantico.

Il sistema proposto da Bruxelles, affermano le organizzazioni, è “di gran lunga inferiore alle richieste del Parlamento europeo” contenute nella relativa risoluzione approvata a luglio 2015. In particolare, si legge, “l'ICS non rispetta la giurisdizione dei tribunali degli Stati membri Ue”, non garantisce la presenza di “giudici indipendenti” a presiedere i potenziali casi, né impedisce che gli interessi privati minino gli obiettivi di politica pubblica.

E-commerce - ODR, piattaforma Ue per risoluzione dispute

Photocredit: © European Union , 2015   /  Source: EC - Audiovisual Service   /   Photo: Etienne Ansotte