Agenda digitale: via libera alle nuove regole Ue sugli open data

Computer - foto di estonIl Parlamento europeo, riunito in plenaria a Strasburgo, ha approvato definitivamente la revisione delle norme comunitarie sul riutilizzo delle informazioni del settore pubblico, già varate dal Consiglio Telecomunicazioni la scorsa settimana. A questo punto la Commissione europea può sviluppare le linee guida sugli open data per portare, ha spiegato la vicepresidente Neelie Kroes responsabile per l'Agenda digitale, "le informazioni del settore pubblico più vicine ai cittadini e alle imprese".

La revisione interviene sulla Direttiva 2003/98/CE, relativa al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico, che per prima ha introdotto una serie di misure per aiutare le imprese nell'accesso e nel riutilizzo delle informazioni governative e ha agevolato la riduzione delle tariffe applicate per la concessione dei dati.

Ora le nuove norme mirano a:

  • creare un vero e proprio diritto a ri-utilizzare tutte le informazioni pubbliche, non coperte da particolari eccezioni;
  • espandere il campo di applicazione della direttiva del 2003 per includervi biblioteche, musei e archivi per la prima volta;
  • stabilire un costo massimo che gli enti pubblici possono richiedere per la riproduzione, la fornitura e la diffusione delle informazioni;
  • obbligare gli enti pubblici a una maggiore trasparenza circa le regole che applicano;
  • incoraggiare la disponibilità di dati governativi in formati leggibili e aperti (machine-readable and open formats);
  • introdurre nuove norme in materia di accordi di digitalizzazione, che sostengano i partenariati pubblico-privati, proteggendo le istituzioni del settore culturale e gli interessi del pubblico in generale.

Dall'entrata in vigore della direttiva, gli Stati membri avranno 24 mesi di tempi per recepirla nelle legislazioni nazionali.

Links

Directive 2003/98/EC on the re-use of public sector information

Open Data website


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