Africa - opportunita' di business per imprese italiane

Infrastructure - photocredit AfDBI rischi e le opportunità di business per le imprese italiane che vogliono investire in Africa sono stati al centro di una tavola rotonda organizzata nell'ambito della XIV Conferenza Rischio Paese di Coface Italia. Presente all'evento la Banca africana di sviluppo, l'istituto finanziario internazionale che promuove la crescita economica e sociale del continente attraverso la concessione di crediti e programmi di assistenza tecnica.

Focus Africa: rischi e opportunità di business per le imprese italiane

La tavola rotonda dal titolo “Focus Africa: rischi e opportunità di business per le imprese italiane” si è svolta a margine della XIV Conferenza Rischio Paese, l'evento annuale organizzato dall'agenzia di credito all'esportazione Coface Italia, in collaborazione con Il Sole 24 Ore e con il patrocinio di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, l'associazione imprenditoriale specializzata di Confindustria che riunisce, rappresenta e supporta le imprese italiane operanti o interessate a svilupparsi nei 70 Paesi del Mediterraneo, dell'Africa e del Medio Oriente.

Il dibattito è stato introdotto da Vincent Castel, chief country economist for North Africa della Banca africana di sviluppo, che ha definito Botswana, Egitto, Ghana, Kenya, Marocco, Mauritius, Namibia, Nigeria, Sudafrica e Tunisia,  i "Paesi del futuro" del continente africano, quelli, cioè, con maggiori prospettive di sviluppo per i prossimi anni. 

“Le PMI italiane - ha detto Pier Luigi d’Agata, direttore generale di Confindustria Assafrica & Mediterraneo - non amano investire all’estero ma puntano sulle esportazioni", un approccio culturale da cambiare, secondo d'Agata, "considerando che il modello delle PMI italiane è visto con grande interesse da parte dei Paesi africani". La strada da seguire per le piccole e medie imprese italiane in Africa, ha detto il rappresentante di Confindustria, può essere quella della joint venture con un partner locale, "data la capacità di trasferire know-how e formazione”.

Il modo di affrontare l'internazionalizzazione da parte delle imprese italiane, ha commentato poi Carlo Marini di Unicredit, deve essere disciplinato e inserito all'interno di una strategia aziendale, oltre che essere guidato da chi conosce i mercati e il territorio.

Gruppo Banca Africana di Sviluppo

Nato nel 1964, il Gruppo Banca Africana di Sviluppo, con sede ad Abidjan (Costa d’Avorio), è costituito da tre istituzioni:

  • Banca africana di sviluppo (African Development Bank – AfDB), che promuove lo sviluppo economico e sociale del continente attraverso la concessione di crediti e programmi di assistenza tecnica;
  • Fondo africano di sviluppo (African Development Fund – ADF), che finanzia progetti diretti alla riduzione della povertà, con particolare riguardo ai settori agricolo, sociale, dei trasporti e dellle infrastrutture;
  • Fondo fiduciario Nigeria (Nigeria Trust Fund – NTF), nato dall'accordo tra il Gruppo e il governo nigeriano con l'obiettivo di assistere lo sviluppo dei Paesi membri a basso reddito attraverso finanziamenti agevolati.

Il Gruppo conta attualmente 80 membri azionisti, di cui 54 Paesi africani (membri regionali) e 26 Paesi non africani (membri non regionali). Sul sito della Banca è possibile consultare il project portfolio e ricercare, tra i progetti finanziati dal Gruppo, le opportunità di business di proprio interesse, filtrandole con diversi parametri di ricerca.

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Internazionalizzazione: guida agli Istituti Finanziari Internazionali - IFI