Lazio 4 Impresa: la programmazione regionale per il rilancio dell'imprenditoria

Presidente della Regione Lazio, Renata PolveriniUn progetto dal titolo Lazio 4 Impresa, contenente quattro interventi diretti a sostenere, promuovere e rilanciare le realtà imprenditoriali regionali. Questo il piano di rilancio in risposta alla necessità di un intervento strutturale su più fronti, messo a punto dal presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, insieme all’assessore al Bilancio, Stefano Cetica.

Il progetto prevede le seguenti linee di azione:

  • certificazione dei crediti alle imprese, per permettere loro di accedere ad un fondo di rotazione di 500 milioni di euro costituito con Sace e i principali istituti di credito, usufruendo di un tasso massimo del 3,75% omnicomprensivo di tutte le spese;
  • convenzione con l’Inps che, attraverso un proprio Fondo di Garanzia appositamente costituito, fornirà aiuto alle imprese in difficoltà con i debiti previdenziali.
    Obiettivi principali di tale intervento sono: il blocco delle sanzioni civili relative al mancato pagamento degli oneri previdenziali, il rilascio immediato del Durc (Documento unico di regolarità contributiva, che permette di partecipare alle gare e agli appalti pubblici) e il risparmio delle spese per il rilascio della polizza fideiussoria;
  • riprogrammazione del Por Fesr 2007/2013 finalizzata ad una maggiore semplicità di accesso per le imprese e alla realizzazione di progetti vicini alla realtà economica e sociale del territorio. I fondi comunitari verranno destinati all’innovazione, all’ambiente e ad un nuovo intervento di riqualificazione urbana;
  • istituzione del primo Programma triennale di Ricerca, che metterà a disposizione delle imprese del Lazio, nel periodo 2011/2013, un fondo di 237,5 milioni di euro.

In merito a quest'ultima linea di azione, il presidente Polverini e l'assessore Cetica, insieme al Direttore Programmazione Economica Ricerca e Innovazione Regione Lazio, Cinzia Felci, questa mattina, presso l'Audirorium del Museo Nazionale Maxxi di Roma, hanno tenuto una conferenza di presentazione del Programma strategico regionale in materia di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico relativo al prossimo triennio, rivolgendosi alle parti sociali, alle imprese e alle università.

A tre anni dalla pubblicazione della legge regionale n. 13/2008, la Regione colma così una carenza di pianificazione in materia, dotandosi di un sistema organico di strumenti che ha lo scopo di abolire una logica di interventi dispersivi, disorganicamente stratificati e, quindi, caratterizzati da scarsa coerenza ed efficacia.

Fulcro del sostegno sarà la domanda di innovazione delle imprese, le quali diventeranno protagoniste dei processi di trasefrimento tecnologcio da parte degli Organismi di ricerca, orientandone e indirizzandone l'azione.

In particolare, da un lato si interverrà per favorire il dialogo tra mondo della ricerca e mondo delle imprese, dall'altro si incoraggerà la collaborazione tra imprese, anche attraverso il supporto alla creazione di reti di impresa.

Il Programma si suddivide in cinque obiettivi strategici, che a loro volta si suddividono in obiettivi specifici e azioni.

A seguito della presentazione, il Direttore Generale della finanziaria laziale di sviluppo FILAS Spa, Stefano Turi, ha coordinato un dibattito con i vari stakholders del mondo universitario/della ricerca (i Magnifici Rettori delle Università di Roma La Sapienza e Roma Tre, di Cassino, il Preside della Facoltà di Medicina dell'Università di Tor Vergata, il Direttore Generale della Agenzia Spaziale Italiana, il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità) e di quello imprenditoriale (il Direttore di Unindustria Lazio, il Presidente del settore “Aerospazio e Difesa” della Federlazio, il Presidente dei giovani imprenditori di Roma).

Condivisa la soddisfazione per l'operato del Presidente Polverini, comune l'impegno a collaborare con l'amministrazione regionale per raggiungere gli obiettivi del Programma. Non sono mancate, tuttavia, alcune perplessità in merito alla concreta messa in atto degli interventi.

Comune denominatore di tutti gli interventi, garantire massima rapidità e minori costi nell'allocazione delle risorse.