Il ruolo di CDP nel sistema italiano della cooperazione allo sviluppo: intervista a Paolo Lombardo

Paolo Lombardo - Photocredit Cassa Depositi e PrestitiCassa Depositi e Prestiti (CDP) opera attivamente anche nel campo della cooperazione allo sviluppo, agendo su fronti che vanno dalla fornitura di capitale paziente per progetti ad elevato impatto, alla realizzazione di attività di business matching tra l’imprenditoria italiana e quella dei paesi partner, solo per citarne alcuni. Attività strategiche per la proiezione esterna del nostro Paese, di cui abbiamo parlato con il Direttore della Cooperazione Internazionale allo Sviluppo di CDP, Paolo Lombardo, in vista dell’evento “La cooperazione UE-Africa: investimenti e flussi migratori” promosso dalle istituzioni europee in Italia in collaborazione con FASI e in calendario il prossimo 16 febbraio.

Italia-Africa: il governo presenta il Piano Mattei

Come ribadito nel corso del recente Summit Italia-Africa, la cooperazione internazionale allo sviluppo e la realizzazione di partenariati con i paesi vicini rappresentano alcuni strumenti strategici della politica estera italiana.

Una strategia che - anche grazie al lancio del Piano Mattei - il nostro Paese intende perseguire con particolare attenzione proprio nel Continente Africano, tenendo strettamente conto anche della strategia europea Global Gateway che nei prossimi anni mira a mobilitare 150 miliardi di investimenti in Africa.

Un’area in cui CDP ha un’esperienza di lunga data, come ci spiega Paolo Lombardo, Direttore della Cooperazione Internazionale allo Sviluppo di CDP e tra i relatori che prenderanno parte all’eventoLa cooperazione UE-Africa: investimenti e flussi migratoripromosso dal Parlamento europeo in Italia e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in calendario il prossimo 16 febbraio alle ore 10.00 e a cui è possibile assistere sia in presenza a Roma, che online.

Dott. Lombardo, CDP è l’istituzione finanziaria italiana per la cooperazione internazionale. Nella vostra strategia, quale ruolo ricopre la collaborazione con le istituzioni europee?

Cassa Depositi e Prestiti è una delle banche di sviluppo più antiche del mondo. Fondata nel 1850, CDP ha tradizionalmente svolto il ruolo di Istituto Nazionale di Promozione, agendo sul mercato domestico con la missione di favorire lo sviluppo sostenibile dell’Italia. 

Negli ultimi anni, CDP ha assunto anche il ruolo di istituzione finanziaria italiana per la cooperazione internazionale allo sviluppo, trovandosi quindi di fronte all’importante sfida di posizionarsi nell’ecosistema della cooperazione allo sviluppo, a fianco di istituzioni internazionali aventi decenni di esperienza.

In questo quadro, CDP ha investito significativamente nella costruzione di partnership con altre banche di sviluppo e con istituzioni pubbliche e organizzazioni internazionali. 

La partnership con la Commissione Europea rappresenta una collaborazione di strategica importanza per CDP, anche grazie alla possibilità di massimizzare le risorse complessivamente mobilitate a sostegno di iniziative di cooperazione e quindi gli impatti generati da iniziative congiunte.

Nel 2016, CDP ha conseguito lo status di istituzione pillar assessed presso la Commissione Europea, potendo essere destinataria e, quindi, gestire risorse europee per programmi di cooperazione, anche a fianco di altre istituzioni finanziarie di sviluppo dell’Unione Europea. Tali programmi si sostanziano fondamentalmente in iniziative di blending e di assistenza tecnica, su temi quali la finanza verde e l’energia rinnovabile, l’accesso al credito per le micro, piccole e medie imprese e l’agricoltura sostenibile. 

Nel quadro della collaborazione tra istituzioni finanziarie di sviluppo europee, quale valore aggiunto può portare il Global Gateway verso un rafforzamento dell’azione europea nel continente africano?

Global Gateway si innesta in un percorso, già avviato da tempo attraverso l’approccio Team Europe, di definizione e implementazione di una nuova strategia di cooperazione verso i Paesi partner. Una strategia comune che fa leva sui punti di forza di ogni attore dello sviluppo europeo e istituzione dell’Unione. 

Il risultato di tale collaborazione è superiore rispetto alla somma delle parti, e consente di rafforzare significativamente la presenza dell’Unione Europea in aree geografiche strategiche quali il Continente Africano. 

L’approccio Team Europe è già stato da noi sperimentato con successo in diverse iniziative, quali ad esempio i network JEFIC (Joint European Financiers for International Cooperation) ed EDFI (European Development Finance Institutions), che riuniscono le principali istituzioni finanziarie di sviluppo europee, tra cui CDP, o la Global Green Bond Initiative promossa dalla Commissione Europea.

In tale contesto, Global Gateway fornisce un importante quadro di riferimento per supportare uno sviluppo sostenibile ed inclusivo dei Paesi partner, attraverso sforzi congiunti per realizzare progetti infrastrutturali verdi e sostenibili che abbiano impatti positivi sul clima e sulle comunità locali.

Un fondamentale valore aggiunto del Global Gateway è rappresentato dal coinvolgimento attivo del settore privato europeo, mediante iniziative quali il Business Advisory Group, che riunisce 60 imprese europee e 10 istituzioni finanziarie di sviluppo, con l’obiettivo di supportare la Commissione Europea nell’implementazione della strategia Global Gateway. L’apporto di tecnologie e competenze distintive europee – facendo leva, come detto, sulle specificità di ciascun Paese dell’Unione – è essenziale per complementare l’apporto fornito dalle istituzioni finanziarie europee. Ciò consente di sviluppare progetti di elevata qualità e di impatto per i Paesi partner, offrendo al contempo nuove opportunità alle nostre imprese.

Quale contributo può fornire CDP Cooperazione allo sviluppo del continente africano nel contesto del Global Gateway?

Al pari delle altre istituzioni finanziarie europee, CDP intende svolgere un ruolo primario per l'attuazione della strategia Global Gateway, agendo da “ponte” tra le eccellenze italiane ed europee e le realtà locali in Africa.

CDP interpreta questo ruolo di “ponte” in tre modi: fornendo capitale paziente per supportare progetti ad elevato impatto, sviluppando programmi di assistenza tecnica e mettendo in contatto realtà del settore produttivo italiano ed europeo con realtà locali.

CDP ha già introdotto tutti questi strumenti nel continente africano, area geografica strategica per la nostra istituzione e più in generale per il Sistema Italia. 

Gli interventi di finanziamento in Africa rappresentano circa il 60% del portafoglio CDP nell’ambito della Cooperazione internazionale, e si concentrano su alcune aree tematiche prioritarie tra cui green transition, sicurezza alimentare, infrastrutture, sviluppo del settore privato e delle piccole e medie imprese.

Diversi programmi di assistenza tecnica finanziati dalla Commissione Europea sono incentrati sull’Africa o altamente rilevanti per essa, tra cui RISE (Renewable Infrastructure & Sustainable Energy partnership Africa) - dedicato allo sviluppo dell’energia rinnovabile -, Archipelagos e InclusiFi – entrambi dedicati, con modalità diverse, allo sviluppo del tessuto delle piccole e medie imprese locali, e TERRA (Transforming and Empowering Resilient and Responsible Agribusiness), finalizzato a favorire la trasformazione sostenibile e resiliente dei sistemi alimentari.

Inoltre, CDP sta ulteriormente rafforzando le proprie attività di Business Matching verso l’Africa, ovvero attività di facilitazione di incontri e scambi commerciali tra imprese italiane ed europee da un lato, ed africane dall’altro.

CDP sta già attivamente esplorando opportunità di supporto a progetti del Global Gateway in Africa, facendo leva su tutti gli strumenti finanziari e non finanziari a propria disposizione. Intendiamo ora proseguire attivamente nel nostro ingaggio con la Commissione Europea, il settore privato e i partner locali africani, per strutturare progetti “di sistema” ad elevato valore aggiunto, che contribuiscano a rafforzare la partnership tra Europa e Africa.

Photocredit: Cassa Depositi e Prestiti