Startup - cresce il numero di neo imprese innovative

Aumenta ancora il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese

startup - Author: plewicki / photo on flickr

A fine 2015 sono 5.143 le startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese, in aumento di 439 unità rispetto a fine settembre (+9,3%). È quanto emerge dal report strutturale curato da Infocamere, relativo al quarto trimestre del 2015.

Ampia la gamma di informazioni fornite dal report, da quelle relative al capitale sociale alla distribuzione settoriale e territoriale delle neo-imprese innovative, fino alla redditività e alle presenze giovanili, femminili ed estere nella compagine societaria.

Capitale sociale e distribuzione settoriale

Stabile rispetto alla precedente rilevazione il dato relativo al capitale sociale, pari complessivamente a poco più di 258 milioni di euro, che corrisponde in media a quasi 50mila euro a impresa (il capitale medio è rimasto stabile rispetto al trimestre precedente).

Sotto il profilo settoriale, il 72% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese: in particolare, prevalgono le specializzazioni in produzione di software e consulenza informatica (29,9%), attività di R&S (15,4%), servizi d’informazione (8,1%). Il 19% delle startup opera nei settori dell’industria in senso stretto - fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici (4%), fabbricazione di macchinari (3,4%), fabbricazione di apparecchiature elettriche (2,2%).

Il 4,2% delle startup opera nel commercio, mentre le restanti si dividono fra: costruzioni (1,09%), agricoltura e attività connesse (0,29%), turismo (0,37%), trasporti e spedizioni (0,37%), assicurazioni e credito (0,14%). Infine, il 2,5% è riportato alla voci 'altri settori' e 'non classificate'.

Il peso delle nuove imprese innovative sulle società di capitali del comparto è più elevato della media (pari allo 0,33%) nei servizi alle imprese (1%) e nell’industria in senso stretto (0,43%). In particolare, si evidenzia che il 22,5% delle società che operano nelle attività di R&S sono startup innovative; rilevante anche la quota di startup fra le società dei servizi di produzione di software (6,3%). 

Distribuzione per tipologia d'impresa

Sono soprattutto gli under 35 a fondare startup: quelle a prevalenza giovanile sono 1.236, il 24% del totale, una quota pari a poco più di tre volte rispetto a quella delle società di capitali con prevalenza giovanile (7,1%). Le società in cui almeno un giovane è presente nella compagine societaria sono 2.043 (39,7% del totale startup, contro un rapporto del 14% se si considerano le società di capitali con presenza giovanile).

Seguono le startup in rosa: le nuove imprese innovative con una compagine societaria a prevalenza femminile sono 678, il 13,2% del totale delle startup, contro un rapporto del 16,6% se si prendono in esame le società di capitali femminili sul totale delle società di capitali. Le società in cui almeno una donna è presente nella compagine societaria sono 2.277 (44,3% del totale startup, quota inferiore a quella delle società di capitali con presenza femminile, 50%).

Infine, le startup con una compagine societaria a prevalenza straniera sono 112, il 2,2% del totale, una quota inferiore a quanto accade per le società di capitali estere (4,1%). Le società in cui almeno uno straniero è presente sono 629, il 12,2% del totale; tale quota è superiore a quella delle società di capitali con presenza straniera (10,3%).

Startup: distribuzione territoriale

La Regione Lombardia resta la terra delle startup, con 1.122 neo imprese innovative, pari al 21,8% del totale. Seguono - come nella rilevazione relativa al terzo trimestre 2015 - l’Emilia-Romagna con 578 (11,2%), il Lazio 501 (9,7%), il Veneto 384 (7,5%) e il Piemonte 357 (6,9%). In coda alla classifica, la Basilicata (35), il Molise (20) e la Valle d’Aosta (11).

Quanto al dato provinciale, in valore assoluto Milano è la provincia che ospita il numero maggiore di startup innovative: 756, pari al 14,7% del totale. Seguono Roma con 433 (8,4%), Torino 268 (5,2%), Napoli 164 (3,2%) e Bologna 147 (2,9%). Superano le 100 startup anche le province di Firenze, Modena, Trento, Bari e Padova.

Se si considera invece il numero di startup in rapporto al numero di società di capitali presenti sul territorio della provincia, Milano e Roma non rientrano nemmeno fra le prime dieci. È Trento a fare la parte del leone, con 125 startup ogni 10mila società di capitali, seguita da Trieste (115) Ancona (93) e Ascoli (75).

Anche a livello regionale, è il Trentino-Alto Adige la Regione con la più elevata incidenza di startup in rapporto alle società di capitali, con 95 startup ogni 10mila società. Seguono le Marche (63), il Friuli Venezia Giulia (58), l’Emilia-Romagna (53). Modesto appare invece tale valore in Lombardia (35). 

Impatto occupazionale

Sotto il profilo occupazionale, le 1.939 startup con dipendenti impiegano 5.351 persone (in aumento di 460 unità rispetto a fine marzo, +9,4%), in media 2,8 dipendenti per ogni impresa, mentre almeno la metà delle startup con dipendenti impiega al massimo due dipendenti. 

A fine dicembre 2015, sono 19.957 i soci nelle 5.001 startup innovative con almeno un socio (in aumento di 1280 unità rispetto a fine settembre, +6,8%). È ipotizzabile che i soci siano coinvolti direttamente nell’attività d’impresa. In media ogni startup presenta 4 soci, la metà ne presenta un massimo di 3; si tratta di valori superiori a quelli del complesso delle società di capitali.

Produzione, utili, perdite e indicatori di redditività

Il valore della produzione media, calcolato sulle 2.860 startup delle quali si dispone dei bilanci sull’esercizio 2014, è pari a 119mila euro, ma la metà delle neo-imprese innovative ha prodotto nel 2014 fino a poco più di 24mila euro. L’attivo è in media di 228mila euro a impresa, ma per la metà delle startup supera lievemente i 65mila euro. Complessivamente, le startup innovative hanno registrato una produzione pari a poco più di 340 milioni di euro nel 2014 (valore calcolato sulle 2.860 imprese per le quali si dispone dei bilanci sull’esercizio), mentre il reddito operativo complessivo è negativo per poco meno di 67 milioni di euro.

Elevato risulta il grado di immobilizzazione sull’attivo patrimoniale: il rapporto è pari al 30,5% (quasi dieci volte maggiore rispetto al rapporto medio delle società di capitali, 3,4%).  Nel 2014, prevale la quota percentuale di startup innovative che registra una perdita: 56,7% contro la restante quota (43,3%) che segnala un utile di esercizio.

Gli indicatori di redditività ROI e ROE delle startup innovative registrano valori negativi, ma se ci si riferisce soltanto alle imprese in utile, gli indici sono sensibilmente migliori di quelli delle altre società di capitali.

La struttura finanziaria delle startup innovative è lievemente migliore di quella delle società di capitali. Situazione inversa per le startup in utile, che sono caratterizzate da una situazione finanziaria peggiore della media delle società di capitali. Per ogni euro di produzione le startup innovative generano in media 15 centesimi di valore aggiunto, un dato più basso di quello delle società di capitali (21 centesimi). Limitatamente alle imprese in utile, le startup generano, invece, più valore aggiunto rispetto alle società di capitali (34 centesimi contro 21).  

  • Report strutturale quarto trimestre del 2015

Photo credit: plewicki via Foter.com / CC BY-NC-SA