Internazionalizzazione – missione MSE-SACE in Mozambico e Congo

Il gruppo SACE partecipa alla missione del vice ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda

Author: Tarantino Vincenzo / photo on flickr Obiettivo della missione in Mozambico e in Congo, che partirà nei prossimi giorni, è aumentare la capacità di inserimento delle imprese italiane in questi mercati di frontiera a elevato potenziale.

La missione, la quarta in Africa sub-sahariana negli ultimi due mesi, conferma l’attrattività di questa regione per le imprese italiane, che trova riscontro nella crescente operatività di SACE, che ha avviato il programma Frontier Markets, dedicato soprattutto alle PMI. Oltre ad offrire l’assistenza degli esperti del gruppo assicurativo-finanziario a Johannesburg e Nairobi, il programma mette a disposizione delle imprese:

  • linee di credito garantite a sostegno di operazioni con controparti locali;
  • servizi di advisory per valutare i settori merceologici a maggior potenziale, i profili di rischio sottostanti (di credito, politici, normativi, ambientali) e le soluzioni finanziario-assicurative a supporto delle singole transazioni commerciali e d’investimento;
  • seminari e incontri di business matching e approfondimento sul territorio.

Contesto e opportunità d'investimento in Mozambico

Il tasso di crescita dell’economia del Paese è sostenuto soprattutto dagli ingenti investimenti esteri diretti al comparto minerario-estrattivo (alluminio e carbone) e nei grandi progetti infrastrutturali (energetici ed edili). Inoltre, si legge in una nota diramata da SACE, prospettive positive provengono dalle recenti scoperte di giacimenti di gas naturale al largo delle coste nazionali, che alimentano forti interessi commerciali e di investimento dei principali paesi asiatici importatori di gas naturale liquefatto (GNL). Tra le vulnerabilità, si riscontrano l’ancora forte dipendenza del bilancio pubblico dagli aiuti dei donatori, il crescente deficit delle partite correnti e l’aumento dei livelli debitori.

Parallelamente, migliorano l’efficienza e l’affidabilità del sistema bancario, grazie ad un adeguato livello di capitalizzazione, sebbene l’accesso al credito resti limitato, soprattutto nelle aree rurali.

Nel complesso, l’interesse degli investitori resta elevato, soprattutto nel settore minerario e infrastrutturale; interesse incentivato dal Governo locale, in particolare nelle regioni meno sviluppate del Nord e del Centro del Paese.

Fra i settori di opportunità segnalati dal gruppo SACE figurano l'agricoltura, l'agro-processing e i biocarburanti, le infrastrutture collegate alla produzione e all'esportazione di alluminio, il carbone e il gas naturale, oltre all'edilizia commerciale e residenziale, al settore dei trasporti ferroviari, stradali e aerei, alle telecomunicazioni, al turismo e ai servizi finanziari.

In Mozambico, inoltre, SACE prenderà parte alla Fiera multisettoriale di Maputo (Facim).

Quanto alla presenza italiana, nel 2014 le esportazioni verso il Mozambico sono pari a circa 72 milioni di euro, in aumento del 26% rispetto all'anno precedente, e incentrate principalmente su meccanica strumentale, metallurgia e prodotti chimici. In controtendenza le importazioni, in diminuzione del 6% e pari a circa 332 milioni di euro, e costituite principalmente da metalli. L'Italia ha progressivamente accresciuto la sua presenza economica in Mozambico e si accredita ora tra i maggiori investitori stranieri nel Paese, soprattutto con l’ingresso di ENI nello sfruttamento delle risorse energetiche di recente scoperta al largo delle coste settentrionali.

Contesto e opportunità d'investimento in Congo

L’economia congolese ha registrato buoni tassi di crescita negli ultimi anni, spinta principalmente dal settore degli idrocarburi: le esportazioni di petrolio contano per l’85% dell’export totale, il 75% delle entrate statali e il 60% del PIL. A causa della scarsa diversificazione, l’economia resta però esposta alla ciclicità dei mercati delle materie prime: l'attuale contrazione mondiale del prezzo del petrolio rischia quindi di compromettere le finanze pubbliche e gli investimenti programmati, con riflessi sull’intero quadro macroeconomico.

Una crescita veloce nel corso dell'ultimo decennio ha interessato il settore finanziario, che tuttavia rimane ancora poco sviluppato rispetto ad altri paesi con condizioni economiche simili. Il credito al settore privato si attesta su circa il 10% del PIL, ma il Governo locale si è impegnato a facilitare l’accesso ai finanziamenti, ad esempio creando una struttura per la promozione dell’imprenditoria e un fondo speciale di garanzia e supporto alle imprese.

Il settore petrolifero e il suo indotto costituiscono il fattore di crescita principale dell’economia congolese. Tuttavia, al fine di diversificare l’economia e allentarne la dipendenza dal settore, il Governo sta cercando di attrarre investimenti nei settori minerario e del legno. Anche il settore agricolo è stato interessato da un importante afflusso di investimenti, al fine di ridurre la dipendenza dai mercati esteri per le necessità alimentari.

Quanto alla presenza italiana nel Paese, nel corso del 2014 si è registrato un netto aumento tanto dell'export quanto dell'import. Le esportazioni italiane, pari a circa 310 milioni di euro, sono aumentate del 61% rispetto al 2013: i settori di maggior rilevanza sono quelli della metallurgia, della meccanica strumentale e dei mezzi di trasporto. Pressoché triplicate rispetto al 2013 le importazioni, che lo scorso anno hanno toccato quota 658 milioni di euro, e hanno riguardato per lo più petrolio e metalli di base. Oltre alla decennale presenza di ENI-SAIPEM nel settore estrattivo, negli ultimi anni si registrano numerose imprese italiane attive nei settori dell’ingegneria, delle costruzioni e dei servizi.

Link
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Photo credit: Tarantino Vincenzo / Foter / CC BY-NC-ND