Banda ultralarga – bandi per aree bianche prima della pausa estiva

Lo ha annunciato il sottosegretario allo Sviluppo economico Giacomelli intervenendo al Forum PA sulla Politica di Coesione 2014-2020

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Banda ultralarga – il Piano degli investimenti nelle aree bianche

Fondi Ue - tutte le agevolazioni del PON Imprese per il Mezzogiorno

In arrivo i bandi per le aree bianche

L'Italia non aveva una strategia nazionale, ma una somma di piani locali e regionali, ha ricordato il sottosegretario Antonello Giacomelli intervenendo all'incontro La Politica di Coesione costruisce il futuro, al Forum PA.

Dopo l'adozione della strategia, decisive sono state l'individuazione dei fondi, anche grazie alla disponibilità delle Regioni del Sud a ripartire le risorse sulla base dei fabbisogni, e aver negoziato con Bruxelles l'intervento diretto pubblico nelle aree a fallimento di mercato.

"Si tratta di oltre 7.300 Comuni che sarebbero stati esclusi dalla banda ultralarga basandosi sono sulle indicazioni degli operatori", ha sottolineato Giacomelli, secondo cui il via libera della Commissione all'intervento diretto dovrebbe arrivare a breve.

"Contiamo di far partire tutti i bandi per le aree a fallimento di mercato prima della pausa estiva", ha anticipato Giacomelli, ricordando che, una volta assicurata la fibra, le sfide riguarderanno lo sviluppo dei servizi per il commercio, la cultura, il turismo e la relazione tra imprese e PA.

De Vincenti, nuovi cantieri tra autunno e inverno

Intanto, ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, ci sono 720 Comuni in cui i cantieri per la banda larga sono già partiti, mentre altri partiranno in autunno e in inverno.

Un contributo decisivo a questi investimenti viene dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che garantiranno circa 1,8 miliardi di euro, compresi i 233,4 milioni previsti nel Programma Operativo Nazionale (PON) Imprese e Competitività 2014-2020 per la banda larga ultraveloce nelle aree produttive ricadenti nei Cluster C e D delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Commissione Ue, i nuovi indirizzi della programmazione 2014-2020

Al dibattito ha partecipato anche Charlina Vitcheva della Dg Regio della Commissione europea, che ha sottolineato alcuni nuovi indirizzi della programmazione 2014-2020:

  • Orientamento ai risultati, che significa non solo preoccuparsi di assorbire le risorse, ma anche di cosa si ottiene con i fondi europei,
  • Attenzione alle sinergie, sia in termini di progetti congiunti che rispetto alla complementarietà tra i fondi strutturali e di investimento europei, i programmi a gestione diretta e il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS),
  • Concentrazione tematica su poche priorità, tra cui un posto di rilievo deve andare all'obiettivo di un'economia low carbon,
  • Ricorso a strumenti finanziari, in aggiunta ai tradizionali incentivi alle imprese, per mobilitare maggiori risorse, anche private,
  • Rispetto delle condizionalità ex ante, a cominciare dalla Strategia di specializzazione intelligente nazionale e dalle S3 regionali,
  • Miglioramento della governance attraverso la piena attuazione dei Piani di rafforzamento amministrativo (PRA).

Agrò, attenzione ai risultati

Di sinergie e orientamento ai risultati ha parlato anche il direttore generale dell'Agenzia per la Coesione Maria Ludovica Agrò, responsabile dell'attuazione dei Programmi, ma anche dei Patti per il Sud in corso di definizione.

Nel 2018, ha detto Maria Ludovica Agrò, saremo chiamati per il performance framework, cioè il quadro che valuta l'efficacia dell'attuazione, non solo a dare conto di una spesa certificata significativa, pari a 11,8 miliardi, ma anche dei risultati raggiunti con riferimento a precisi obiettivi.