Fare ricerca in Italia – bando MIUR per attrazione ricercatori

30 milioni di euro per l'attrazione di ricercatori, che si aggiungono ai 20 per i dottorati innovativi e ai 3 milioni per i nuovi cluster

Ricerca

PON Ricerca - Dottorati innovativi a caratterizzazione industriali

ERC - Starting Grant, bando Ue per ricercatori emergenti

Il MIUR lancia la prima tranche di finanziamenti del progetto 'Fare ricerca in Italia' (FARE – Framework per l'Attrazione e il Rafforzamento delle Eccellenze) che sostiene la partecipazione dei ricercatori ai bandi del Consiglio europeo per la Ricerca e incoraggia i vincitori di Starting grant, Consolidator grant e Advanced grant ERC a scegliere come sede l'Italia.

MIUR – il testo del Programma Nazionale per la Ricerca – PNR

Progetto FARE

L'intervento, previsto dal Programma Nazionale di Ricerca (PNR), è finanziato con 19,6 milioni di euro del Fondo di Sviluppo e Coesione, di cui 15,6 milioni per il Mezzogiorno, cui si aggiungeranno altri 10 milioni a valere sul Fondo per gli investimenti della Ricerca Scientifica e Tecnologica (FIRST) per bilanciare la disponibilità di risorse nelle Regioni del Centro-Nord.

L'obiettivo è invertire il trend di scarso interesse verso le Università italiane da parte dei ricercatori che partecipano ai bandi del Consiglio europeo per la Ricerca. In base ai dati forniti della Commissione europea, infatti, dall'avvio di Horizon 2020, su 1.594 proposte presentate all’ERC con host institution selezionate localizzate in Italia, si contano solo 103 contratti stipulati e solo 5 con istituzioni nel Mezzogiorno.

Tre, quindi, le linee di azione previste dal MIUR:

  • Accompagnamento ai bandi ERC: lo strumento prevede l'attivazione di uno sportello presso le Università e gli enti pubblici di ricerca per la selezione dei ricercatori in possesso dei requisiti necessari per candidarsi ad una competizione ERC nella categoria Starting grant. I ricercatori selezionati dovranno inoltre beneficiare di un percorso di formazione e di affiancamento da parte di personale esperto in modo da presentare progetti di ricerca di eccellenza che possano classificarsi tra i migliori d’Europa e concorrere al beneficio del contributo Ue;
  • Potenziamento delle proposte dei ricercatori che hanno partecipato a una selezione ERC: la linea d'azione è riservata a ricercatori che abbiano già partecipato a una selezione dell’ERC, ottenendo una valutazione pari ad “A” e un punteggio non inferiore a 75 punti, ma che non siano stati finanziati per esaurimento del budget. L'obiettivo è finanziare il rafforzamento delle proposte dei soggetti che intendano individuare o confermare come host institution di riferimento le Università e gli enti pubblici di ricerca italiani e in particolare del Mezzogiorno, in modo da aumentare le possibilità di successo ai fini della ricandidatura ai bandi ERC;
  • Attrazione dei vincitori di bandi ERC: l'ultimo intervento permette alle Università e agli enti pubblici di ricerca di offrire un finanziamento aggiuntivo ai ricercatori vincitori di Starting grant, Consolidator grant e Advanced grant ERC che scelgano come sede l’Italia. Tali somme, da restituire nel caso in cui il ricercatore si avvalga della portabilità verso un'altra host institution, sono assegnate proporzionalmente, in base alla durata della ricerca condotta in Italia, e possono essere utilizzate per attivare borse di dottorato o altre iniziative dirette alla creazione di un team di ricerca a supporto del vincitore ERC.

Il contributo concedibile ad Università ed Enti pubblici di ricerca è pari al 70% dell’investimento, che può arrivare fino a un massimo di:

  • 40mila euro ad annualità e 160mila per le 4 annualità di progetto per l'Azione 1);
  • 100mila euro per l'Azione 2);
  • 400mila euro per l'Azione 3).

ERC - Proof of Concept, bando Ue per ricercatori

Dottorati innovativi e cluster

Ricerca - fonte: MIURI circa 30 milioni destinati al progetto FARE si aggiungono ai 20 milioni a valere sul PON Ricerca e innovazione 2014-2020 del bando, già pubblicato, per il finanziamento dei dottorati innovativi a caratterizzazione industriale nelle Università delle Regioni in ritardo di sviluppo (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e delle Regioni in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna).

L'avviso finanzia borse di dottorato di ricerca di durata triennale per la frequenza, a partire dall'Anno accademico 2016/2017, di percorsi che comprendano anche un periodo di studio e ricerca presso imprese e uno all'estero, entrambi di durata compresa tra un minimo di sei e un massimo di diciotto mesi.

MIUR: dottorati di ricerca innovativi a caratterizzazione industriale

A giorni sarà invece pubblicato l'avviso da 3 milioni per la costituzione di quattro nuovi cluster, dedicati a Made in Italy, Beni Culturali, Energia e Blue Growth.

Questi cluster si aggiungeranno agli otto già esistenti (Aerospazio, Agrifood, Chimica verde, Fabbrica intelligente, Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina, Scienze della Vita, Tecnologie per gli ambienti di vita, Tecnologie per le Smart Communities) e in autunno potranno partecipare a un bando da 400 milioni di euro per la ricerca industriale e la cooperazione pubblico-privato.