Modifiche quarta rata PNRR: dentro anche il superbonus

Foto di SkitterphotoPer assicurare l'ottenimento della quarta rata PNRR, l’Italia ha negoziato con Bruxelles la revisione di alcuni target, in modo da non perdere i fondi previsti. Si tratta di 10 progetti, tra cui anche il superbonus.

Verso un nuovo superbonus con focus su classi energetiche e redditi bassi?

Per poter accedere ai fondi PNRR, infatti, ogni Paese UE deve rispettare il raggiungimento di una serie di target intermedi, concordati con la Commissione europea su ogni investimento. Per una serie di “circostanze oggettive”, spiega il governo nella nota ufficiale sulle modifiche al PNRR, è stato però necessario modificare, con mere correzioni formali, alcuni obiettivi di alcuni progetti. 

Il risultato del negoziato andato avanti in questi mesi ha dunque portato modifiche di “dieci obiettivi della quarta rata di pagamento, riferite ad errori nella CID ed a circostanze oggettive che non consentono la rendicontazione delle misure”, spiega il governo.

Tra questi, rientra anche il superbonus.

Modifica quarta PNRR: come cambia il superbonus

Oltre al budget statale stanziato nelle varie leggi di bilancio, in questi anni il superbonus è stato infatti finanziato anche con una quota di fondi PNRR. 

Si tratta di 13,95 miliardi di euro, allocati nell’Investimento 2.1 della M2C3 (Misura 2, Componente 3) del Piano, dal titolo “Rafforzamento dell'Ecobonus e del Sismabonus per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici”, in capo al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE).

Nella versione originaria del Piano, il superbonus al 110% è stato traslato nella sua completezza all’interno del PNRR, sia per quanto concerne la copertura di interventi di ristrutturazione energetica degli immobili (super-ecobonus), sia per le ristrutturazioni in chiave anti-sismica (super-sismabonus).

Ebbene, la modifica concordata con Bruxelles riguarda proprio la copertura - con risorse PNRR - delle ristrutturazioni con finalità sismiche pagate dal superbonus. La proposta di modifica - spiega infatti il governo - mira a rafforzare e rendere maggiormente in linea la misura con gli obiettivi di risparmio di energia primaria. “Allo stato, non essendo chiaro il contributo alla transizione green del sismabonus, d'intesa con i servizi della Commissione, si è concordato di aumentare l'obiettivo dell'Ecobonus”.

L’altro punto degno di nota della modifica è quello inerente le caldaie a condensazione a gas. Dopo gli allarmi delle scorse settimane - che temevano uno stralcio del superbonus dal PNRR proprio a causa delle caldaie a condensazione, non conformi al principio DNHS - le modifiche agli obiettivi PNRR del superbonus smentiscono di fatto tale pericolo. “La proposta di modifica - si legge infatti nella nota governativa - consente anche di rendicontare l'installazione di caldaie a condensazione a gas in sostituzione delle caldaie a minore efficienza”.

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