Anticipazioni sul nuovo partenariato UE per finanziare ricerca e innovazione nelle materie prime critiche

Ricerca - Foto di Chokniti Khongchum da PixabayBruxelles si prepara a lanciare un nuovo partenariato per finanziare le attività di ricerca e innovazione sulle materie prime attraverso bandi cofinanziati da Horizon Europe. Vi anticipiamo come sarà la European Partnership on Raw Materials for the Green and Digital Transition.

Anticipazioni sul nuovo partenariato UE per finanziare ricerca e innovazione nel solare fotovoltaico

Fondamentali per moltissime attività industriali, le materie prime critiche sono decisive per la transizione energetica, essendo utilizzate nella produzione di pannelli fotovoltaici, batterie e turbine eoliche. 

Tanto le tecnologie green quanto quelle digitali richiedono infatti una grande quantità di minerali e metalli. Secondo le stime, al 2030 l’Europa avrà bisogno di 18 volte più litio e 5 volte più cobalto rispetto ai livelli attuali per la sola fabbricazione di batterie per le auto elettriche e lo stoccaggio di energia. Un fabbisogno destinato a crescere in maniera esponenziale nei prossimi decenni e che rende le critical raw materials una pedina fondamentale sia in termini economici che geopolitici, soprattutto per una Europa ancora in buona parte dipendente dalle importazioni di critical raw materials da paesi Terzi, in primis la Cina.

Per ottenere maggiore autonomia su questo fronte l’Unione Europea si è dotata di una normativa ad hoc, il Critical Raw Materials Act, e si prepara ad investire una quantità crescente di fondi europei in progetti all’avanguardia nell’ambito delle materie prime critiche. Per farlo, Bruxelles sta per lanciare anche un nuovo partenariato nell’ambito del programma europeo di ricerca e innovazione, Horizon Europe. 

Il partenariato europeo sulle materie prime critiche

La European Partnership on Raw Materials for the Green and Digital Transition è una delle 10 partnership proposte dalla Commissione Europea per la seconda metà del programma Horizon Europe.

Ma facciamo un passo indietro e inquadriamo bene di cosa stiamo parlando.

I partenariati europei attivati nell’ambito del programma Horizon riuniscono la Commissione europea e partner pubblici e/o privati per affrontare alcune delle sfide più urgenti attraverso iniziative concertate di ricerca e innovazione. In pratica, si tratta di uno strumento che mette insieme pubblico e privato per evitare il rischio di una duplicazione degli investimenti su un determinato settore chiave. 

La European Partnership on Raw Materials for the Green and Digital Transition sarà un partenariato cofinanziato, un termine tecnico che indica che tale partenariato vedrà coinvolta la Commissione europea e partner principalmente pubblici, in primis le agenzie che finanziano la ricerca a livello nazionale e altre autorità. Tramite un programma di ricerca e innovazione concordato dai partner, tale partenariato prevederà il co-finanziamento di Horizon Europe tramite una serie di bandi ad hoc. 

La nuova partnership sulle materie prime critiche dovrebbe iniziare a lavorare dal 2025 e sarà sostanzialmente il successore di ERA-MIN3, il partenariato nato nell’ambito del programma Horizon 2020 dedicato sempre alle materie prime critiche che, proprio nel 2025, andrà in pensione.

Cosa finanzierà il partenariato sulle critical raw materials?

Per aumentare l'accesso alle materie prime primarie e secondarie, in particolare le materie prime critiche, le attività di R&I rivestono un ruolo fondamentale per le catene di valore industriali e per i settori strategici dell'UE. 

Il partenariato farà perno sulla collaborazione tra gli stati membri e i paesi terzi in un’ottica di cooperazione strategica, in primis con i paesi produttori di materie prime ma anche con quelli dotati di tecnologie avanzate. Attraverso la partnership Bruxelles vuole quindi facilitare la partecipazione dei paesi terzi a progetti comuni di R&I sulle materie prime e coinvolgere le istituzioni pubbliche dei paesi terzi nella programmazione congiunta degli inviti a presentare proposte in materia di R&I. Ciò dovrebbe facilitare la condivisione delle migliori pratiche creando un adeguato sostegno pubblico alle attività di ricerca e innovazione sulle critical raw materials. 

Numerosi gli obiettivi che si pone la European Partnership on Raw Materials for the Green and Digital Transition. Tra questi:

  • Sviluppare l'esplorazione sostenibile e carbon neutral, oltre alle tecnologie di estrazione e raffinazione che consentano di migliorare l'approvvigionamento interno di materie prime per l'industria e i consumatori dell'UE;
  • Sviluppare tecnologie di riciclaggio efficienti in termini di costi per contribuire alla creazione di un mercato UE per le materie prime secondarie;
  • Sviluppare soluzioni per la valorizzazione dei rifiuti minerari e degli sterili, che riducanno l'uso delle risorse primarie e massimizzino la produzione delle operazioni di estrazione;
  • Sviluppare le competenze dei laureati e dei giovani ricercatori nei settori della ricerca sulle materie prime;
  • Ampliare la partecipazione degli Stati membri dell'UE che non erano ancora membri di ERA-MIN e facilitare la partecipazione degli Stati membri meno rappresentati.

Particolare attenzione nell’ambito del partenariato sarà data all'attrazione di nuovi partner, provenienti da paesi e regioni finora meno rappresentate nei progetti Horizon Europe e dai paesi terzi.  Prevista anche una stretta collaborazione con i progetti previsti nell’ambito dell’EIT Raw Materials, il consorzio europeo che riunisce eccellenze nel campo delle materie prime.

Su cosa si focalizzeranno i bandi?

Gran parte degli avvisi che saranno attivati nell’ambito del partenariato si concentreranno sulla ricerca di base, non trattata da topic contenuti nel Cluster 4 di Horizon Europe dedicato a Digitale, Industria e Spazio

Benché si inquadri nell’ambito del Cluster 4, la European Partnership on Raw Materials for the Green and Digital Transition è direttamente collegata al quinto Cluster, dedicato a Energia, clima e mobilità per quanto riguarda le materie prime utilizzate specificamente per applicazioni energetiche, in particolare per batterie, turbine eoliche e pannelli solari. 

Inoltre, attraverso appositi bandi, verrà attivato uno stretto collegamento con altri partenariati Horizon EU già attivi: Processes4Planet per la decarbonizzazione dell'industria europea e Clean Steel, dedicato alla ricerca sull’acciaio pulito.

Il partenariato per le materie prime critiche andrebbe di fatto ad integrare l'offerta di finanziamento dei Cluster colmando il divario per i TRL da 1 a 3. I progetti di successo dovranno quindi spianare la strada al potenziamento dei progetti sostenuti nell'ambito dell'EIT Raw Materials e dell'European Raw Materials Alliance, dove ai progetti è richiesto un TRL di almeno 5. Pertanto, il partenariato sarà complementare alle attività dell'EIT in materia di materie prime.