Cdm: debiti PA, credito d'imposta e Jobs Act

Conferenza stampa Cdm - fonte: GovernoIl Consiglio dei Ministri, che mercoledì ha approvato il Piano Casa e i primi provvedimenti del Jobs Act, ha discusso misure per accelerare i pagamenti della PA. Annunciati anche il raddoppio dei fondi per il credito d'imposta per l'assunzione di giovani ricercatori e due strutture di missione e per il dissesto idrogeologico e l’edilizia scolastica.

Debiti PA

Tre gli obiettivi del disegno di legge discusso dal Cdm:

  • adeguare i tempi di pagamento delle PA italiane a quelli previsti dalle norme Ue, pari a 30 giorni in via ordinaria e a 60 giorni in casi eccezionali;
  • favorire la cessione dei crediti al sistema bancario;
  • accelerare il pagamento dei debiti arretrati.

Sul primo fronte, in attesa dell’avvio della fatturazione elettronica, si prevede che creditori e amministrazioni pubbliche comunichino i dati relativi alle fatture tramite la piattaforma elettronica per la gestione telematica del rilascio delle certificazioni. In questo modo lo Stato potrà monitorare il ciclo passivo delle PA, concedere incentivi, in termini di obiettivi di finanza pubblica, alle amministrazioni che rispettano i tempi di pagamento e sanzionare, ad esempio con divieti di assunzione, chi non rispetta le scadenze.

Per favorire la cessione dei crediti delle pubbliche amministrazioni, in base al disegno di legge lo Stato dovrebbe offrire una garanzia sui debiti di parte corrente delle PA al momento della cessione pro-soluto agli intermediari finanziari e, in base a una convenzione quadro con l’Associazione Bancaria Italiana, la Cassa depositi e prestiti e le istituzioni finanziarie, sia europee che internazionali, potrebbero acquisire i crediti assistiti dalla garanzia dello Stato.

Le amministrazioni, inoltre, dovrebbero poter chiedere una ridefinizione dei termini e delle condizioni di pagamento dei debiti, fino a un periodo massimo di 5 anni, rilasciando delegazione di pagamento.

Quanto allo sblocco dei debiti accumulati, il disegno di legge prevede:

  • la concessione di ulteriori anticipazioni di liquidità agli Enti territoriali, attraverso un aumento della dotazione del Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili istituito dal decreto-legge n. 35/2013;
  • un allentamento dei vincoli del patto di stabilità interno delle Regioni e degli Enti locali;
  • l'istituzione di un fondo specifico per il finanziamento dei debiti degli Enti locali nei confronti delle proprie società partecipate;
  • il rifinanziamento del Fondo per il ripiano dei debiti dei Ministeri.

Altre misure

Il Consiglio dei Ministri ha anche approvato un Piano Casa da un miliardo e 741 milioni di euro e un decreto-legge e un disegno di legge per l'attuazione del cosiddetto Jobs Act. In particolare, il decreto-legge prevede interventi di semplificazione sui contratti a termine e di apprendistato, mentre il disegno di legge riguarda la riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, oltre a misure per semplificare alcune procedure in materia di lavoro, riordinare le forme contrattuali e migliorare la conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita.

In conferenza stampa il premier Matteo Renzi ha anticipato l'intenzione di rendere operativo il credito d’imposta per i ricercatori, cui saranno destinati 600 milioni di euro in tre anni. Inoltre, il presidente del Consiglio ha prospettato il taglio del 10% dell'Irap e della bolletta energetica delle aziende.

In Cdm si è anche discusso dell'istituzione di due strutture di missione presso la Presidenza del Consiglio, una per il dissesto idrogeologico, l'altra per l’edilizia scolastica.