Decreto attuativo per le Reti d'impresa: misure ad hoc e vantaggi fiscali

Companies icon - immagine di Slashme Il 13 aprile 2011, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, e il vicepresidente per le politiche territoriali e i distretti, Aldo Bonomi, presenteranno il decreto attuativo relativo alle aggregazioni d'impresa. Previste nel provvedimento anche specifiche agevolazioni fiscali per le imprese che decidono di stipulare un contratto di rete.

L'articolo 3, comma 4-ter e seguenti, del Dl n. 5/2009, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 33/2009, ha individuato nell'atto pubblico o nella scrittura privata autenticata la formula giuridica del contratto di rete; la manovra di stabilità del 2010, all'articolo 42, ha previsto vantaggi fiscali, amministrativi e finanziari per le parti.

In particolare, l'agevolazione contenuta nel nuovo decreto, prevede che gli utili destinati al progetto di rete non concorrono a formare il reddito d'impresa; il tetto di questo vantaggio fiscale per ogni azienda è di 1 milione di euro. La Ue ha dato il via libera, non considerandoli aiuti di Stato.

Per l'attuazione della misura, sono a disposizione:

  • 20 milioni di euro per il 2011 e 14 milioni rispettivamente per il 2012 e il 2013, per favorire le reti d'impresa;
  • 30 milioni di euro derivanti nell'accordo di programma firmato poche settimane fa dal ministero dello Sviluppo economico e dall'Unioncamere, per aiutare le imprese a preparare gli studi di prefattibilità dei contratti di rete e per la stesura delle varie tipologie contrattuali,
  • incentivi regionali che gradualmente i Governatori stanno mettendo sul tavolo (per esempio, la Lombardia ha stanziato 24 milioni per il programma Ergon a sostegno dei progetti basati sulle aggregazioni di imprese).

Inoltre, sempre ai fini di stimolare la nascita delle aggregazioni, Confindustria ha dato vita a Retimpresa, un'Agenzia guidata da Aldo Bonomi, nata a fine ottobre del 2009 da un lato, per cercare accordi con le banche al fine di rispondere alle esigenze finanziarie che emergono dalle aggregazioni, dall'altro, per creare, dentro Confindustria, le competenze adeguate per assistere gli associati.

In attesa dei dati aggiornati presentati domani nel corso della conferenza stampa, a gennaio i contratti di rete erano 13, ora sono molti di più con oltre 200 aziende coinvolte (si va dalla nautica all'automotive, al turismo, al tessile, all'hi-tech).

Decreto-legge del 31 maggio 2010, n. 78 - "Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica"

Legge 9 aprile 2009, n. 33 - "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, recante misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi"