INAIL: entro fine anno il nuovo bando per la sicurezza delle imprese

Workers - foto di BotMultichillTSaranno circa 180 milioni di euro le risorse a disposizione del prossimo bando INAIL dedicato a tutte le aziende italiane che investono in salute e sicurezza sul lavoro. Priorità ai progetti di rimozione dell'amianto e a quelli che potranno essere replicabili all'interno dello stesso comparto produttivo e revisione delle modalità di accesso. Queste le novità indicate nella Relazione Programmatica per il triennio 2012-2014, presentata nei giorni scorsi dal dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (Civ) dell'INAIL.

Si tratta del documento di programmazione che definisce in modo organico e coordinato gli obiettivi strategici dell'Istituto per i prossimi due anni: vengono confermati gli indirizzi emanati lo scorso anno rispetto all'integrazione dell'ex ISPESL e dell'ex IPSEMA, secondo una struttura a schede ed un impianto in cui le linee d'indirizzo sono organizzate in missioni e programmi per una ottimale contestualizzazione delle attività e dei corrispondenti impegni finanziari.

Questi i punti cardine della Relazione:

  • inclusione in bilancio di una voce relativa alle nuove funzioni di ricerca, oltre che alle connesse attività di certificazione e verifica proprie dell'ex ISPESL, a vantaggio delle quali l'INAIL intende impiegare risorse ulteriori rispetto ai 60 milioni di euro già assegnati in precedenza dal Ministero della Salute all'istituto di ricerca;
  • potenziamento delle politiche sanitarie nel rispetto del principio di "presa in carico" del lavoratore;
  • definizione di un piano di ricerca per l'emersione e la prevenzione dell'esposizione all'amianto in settori non tradizionali, per l'individuazione di politiche della tutela della sicurezza e del benessere dei lavoratori nei settori manifatturieri (anche in riferimento all'ottimizzazione dei costi di gestione e alla competitività delle imprese) nonché per l'individuazione e la prevenzione dei rischi specifici degli operatori del settore marittimo;
  • incentivazione alle imprese che fanno investimenti in favore della salute e sicurezza sul lavoro, le quali già quest'anno beneficeranno di 180 milioni di euro da assegnare nel prossimo autunno mediante un apposito bando;
  • impulso alle politiche immobiliari tramite un'apposita delibera che orienterà l'attività secondo tre assi: investimento a l'Aquila, riacquisto degli immobili strumentali sottratti dal FIP (Fondo Immobili Pubblici) e avvio della vendita delle strutture che l'INAIL non utilizza, così da liberare risorse da destinare all'acquisto di stabili necessari allo svolgimento dei compiti istituzionali, per occupare i quali attualmente l'Istituto paga un canone d'affitto.

In merito al prossimo bando in favore di interventi per la sicurezza e la prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro, il presidente del Civ, Franco Lotito, ha dichiarato che "in vista della sua predisposizione, il Consiglio di indirizzo e vigilanza, con il varo della Relazione Programmatica, ha provveduto alla definizione delle linee di carattere generale sulle quali procedere per la definizione dei contenuti. Anche questo è un ambito che sarà oggetto di una delibera di indirizzo dettagliata che verrà emanata, insieme a quella sulle politiche sanitarie, entro luglio".

Dunque, per ovviare alle problematiche che si sono manifestate nella prima edizione sperimentale del bando, le nuove linee guida stabiliranno i nuovi criteri di priorità per le domande, al fine di:

  • incrementare gli investimenti in prevenzione al fine di ridurre la spesa per infortuni e malattie professionali;
  • adottare come criterio prioritario di accesso ai fondi di finanziamento alle imprese, progetti finalizzati ad attivare circuiti virtuosi e, ove possibile, ispirati a buone prassi validate dalla Commissione consultiva istituita presso il Ministero del Lavoro;
  • privilegiare:
    - la micro, piccola e media impresa;
    - le imprese agricole;
    - i settori produttivi a rischio più elevato;
    - i progetti reiterabili in più aziende del medesimo comparto produttivo;
    - i progetti destinati alla riduzione del rischio di esposizione all’amianto;
    - i progetti condivisi dalla parti sociali;
  • coinvolgere adeguatamente, ciascuno in relazione ai rispettivi ruoli, gli Osservatori, i Co.Co.Pro., le parti sociali, i Responsabili dei servizi di prevenzione e protezione, i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendali e territoriali, per assicurare la piena rispondenza degli interventi alle esigenze delle singole realtà territoriali;
  • avviare un accurato e costante monitoraggio sui risultati della erogazione degli incentivi per valutarne l’efficacia, anche attraverso la predisposizione di appositi indicatori, e per meglio orientare le politiche future di prevenzione;
  • incrementare le risorse umane dedicate alla funzione e migliorarne la professionalità attraverso percorsi formativi sistematici e mirati.

Relazione Programmatica per il triennio 2012-2014