Sisma Abruzzo: ok del Senato ai fondi per la ricostruzione

Ricostruzione - foto di Andrea OmizzoloUno stanziamento da 1 miliardo e 200 milioni di euro per l'emergenza post-sisma da erogare nel periodo 2014-2019 a favore dell'Aquila e degli altri territori colpiti dal terremoto del 2009. E' quanto stabilito dal decreto-emergenze approvato nelle scorse ore in Senato. Contestualmente, Palazzo Madama ha dato il via libera allo stanziamento, per l'anno in corso, di 150 milioni di euro per l'anticipazione bancaria su interventi di ricostruzione privata nel Cratere.

I senatori hanno dato l'ok all'emendamento che prevede lo sblocco di 200mila euro all'anno per i prossimi sei anni, destinati a sostenere la ripresa economica delle zone colpite dal sisma. Si tratta di risorse che deriveranno dall'aumento - previsto tra i 2 e i 16 euro - delle attuali imposte di bollo applicate alla produzione, alla richiesta e alla presentazione di specifici documenti.

I 150 milioni di euro previsti per il 2013 sottoforma di anticipi bancari sono invece fondi provenienti dalla delibera n. 135 del dicembre 2012 del Comitato interministeriale della programmazione economica (Cipe).

Tra le misure contenute nel decreto-emergenze approvato dal Senato, anche:

  • la deroga, per gli enti locali del Cratere, ai vincoli del Patto di stabilità per investimenti di ricostruzione (30 milioni di euro);
  • la proroga dei contratti dei precari che lavorano per la ricostruzione (2 milioni e 780 mila euro);
  • il supporto economico al Comune e alla Provincia dell'Aquila per l'affitto di sedi provvisorie,
  • nuove regole per l'assistenza alla popolazione,
  • nuove misure per l'accelerazione delle procedure,
  • misure relative alla rimozione e gestione dei rifiuti.

"Con le risorse - spiega il ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia - è possibile accelerare il finanziamento dei nuovi progetti e andare avanti con fiducia".