Dal 1° dicembre addio all'Agenzia per la Coesione territoriale

Ministro Fitto - Copyright: Foto del Dipartimento per le Politiche EuropeePubblicato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 novembre 2023 che, in attuazione di quanto previsto dal decreto PNRR Ter, trasferisce tutte le funzioni dell'Agenzia per la coesione territoriale, così come le sue risorse umane, strumentali e finanziarie, al Dipartimento per le politiche di coesione, ribattezzato dal Dpcm "Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud".

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Il decreto porta a compimento quanto previsto dalla legge di conversione del decreto PNRR Ter, che ha previsto la soppressione dell'Agenzia per la coesione territoriale e il potenziamento del Dipartimento per le politiche di coesione (ora rinominato con l'aggiunta "e per il Sud"), e fa il paio con quanto stabilito dal decreto Mezzogiorno, che ha anche sostituito i vecchi Piani di sviluppo e coesione (PSC) con i nuovi Accordi di coesione negoziati direttamente dal Dipartimento con le amministrazioni nazionali e regionali destinatarie di risorse del Fondo sviluppo e coesione (FSC).

L'obiettivo ultimo è arrivare a una gestione integrata dei fondi europei e nazionali della Coesione, in sinergia con quelli del PNRR, in capo al Dipartimento, secondo quel meccanismo dei vasi comunicanti che il ministro Raffaele Fitto propone come antidoto ai ritardi e alla scarsa efficacia nella gestione delle risorse per la riduzione di divari territoriali.

Per approfondire: Decreto Sud, passano riforma governance FSC e Accordi di coesione

DPCM del 10 novembre, soppressa l'Agenzia per la coesione territoriale

In base al provvedimento, a decorrere dal 1° dicembre 2023 l'esercizio delle funzioni finora assegnate all'Agenzia è attribuito al Dipartimento per le politiche di coesione e il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri, cui viene trasferito il personale nei limiti di 2 posizioni di livello dirigenziale generale, 16 posizioni di livello dirigenziale non generale e 116 unità di personale non dirigenziale, cui si aggiungono altri 16 posti di dirigenti seconda fascia e 2 posti di dirigenti prima fascia e ulteriore organico non dirigenziale.

Sarà questo personale a dover gestire tutte le funzioni di indirizzo, programmazione, coordinamento e monitoraggio dei programmi e degli interventi finanziati dai fondi strutturali europei e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) prima svolte dall'Agenzia, con il supporto in particolare del Nucleo di valutazione e analisi per la programmazione (NUVAP), che è stato ridenominato dal decreto PNRR ter “Nucleo per le politiche di coesione” (NUPC). Al Dipartimento spetta anche la responsabilità dell'integrazione tra le Politiche di coesione e i fondi tematici europei, comprese le riprogrammazioni delle risorse UE e nazionali della Coesione, come quelle necessarie a finanziare i progetti in uscita dal PNRR.

Sempre al Dipartimento fanno capo le azioni di sostegno e assistenza tecnica alle amministrazioni che gestiscono i fondi della Coesione, così come la funzione di Autorità di gestione di specifici programmi, come i PON Governance e Città metropolitane 2014-2020 e, con riferimento alla nuova programmazione, il PN Capacità per la Coesione 2021-2027 e il PN Metro Plus e Città medie del Sud 2021-27.

Consulta il Dpcm del 10 novembre 2023