Cinema-Audiovisivo: Patanè, asset strategico per il Lazio in Europa

Eugenio Patanè al convegno Il cinema, la formazione e l'Europa, Roma 25-10-2013 - foto di Viola De SandoEugenio Patanè, consigliere della Regione Lazio, ha illustrato a FASI.biz le novità apportate dalle ultime modifiche alla normativa regionale sul cinema e l'audiovisivo, approvate il 23 ottobre 2013 dal Consiglio.

A margine del margine del convegno “Il cinema,  la formazione, l’Europa”, organizzato il 25 ottobre 2013 presso lo Spazio Europa a Roma dall’Associazione TIA Formazione internazionale in collaborazione con FASI.biz, L’Araldo dello spettacolo, OSECO e Warrant Group, Patanè ha spiegato quali cambiamenti saranno introdotti dalla normativa nel settore del cinema e dell’audiovisivo.

Meno costi, crescita e formazione

Abbiamo deciso di rinnovare la legge esistente, devo dire una buona legge, per tenerla al passo con i tempi, dettati dalle innovazioni e dai cambiamenti della società e del mondo dell’industria cinematografica.

Le modifiche introdotte di inseriscono in una duplice ottica: da un lato quella della spending review, tesa ad eliminare quei carrozzoni dispendiosi che servivano ben poco, come il Centro regionale per il cinema e l’audiovisivo, che faceva spendere alla Regione 2 milioni di euro all’anno, non tanto per il cinema quanto per il personale del Centro. Con una spesa di 100mila euro, invece, la Regione è rientrata nella Film Commission, con l’obiettivo di fare della Film Commission un motore in grado di facilitare la vita alle imprese e ai distributori

Dall’altro lato vi è l’introduzione della formazione nei settori del cinema e audiovisivo nelle scuole di ogni ordine e grado, con l’intento di educare i giovani ai nuovi strumenti mediatici e dell’informazione, affinché gli studenti acquisiscano una capacità critica autonoma. La formazione rappresenta, infatti, il primo passo verso un vero e proprio cambiamento culturale. Grazie al Fondo sociale europeo (FSE), per i prossimi sette anni abbiamo a disposizione 2 miliardi di euro, parte dei quali sarà assegnata per la formazione, anche professionale, nei settori della cultura, cinema e audiovisivo.

Cinema-audioviso, asset industriale del Lazio

Con le modifiche approvate dal Consiglio abbiamo voluto introdurre cambiamenti anche di ordine strutturale, verso un nuovo modello di sviluppo, che fa del cinema e dell’audiovisivo un asset industriale della Regione Lazio. Per favorire la crescita e la competitività di questo asset in Europa, stiamo puntando sulle co-produzioni con altri paesi europei, a condizioni reciproche, e sulle startup del cinema.

Eco-sostenibilità e film difficili

Nella legge abbiamo inoltre dato particolare importanza all’eco-sostenibilità e ai film difficili. Questo significa che nel corso dell’istruttoria dei bandi per il settore cinema e audiovisivo daremo priorità a quelle produzioni a basso impatto ambientale. Per la definizione di ‘film difficili’, proposta dall’assessore Lidia Ravera, ci siamo invece basati sui parametri legati alla ricerca, al fine di sostenere produzioni pionieristiche che esplorano nuovi linguaggi creativi e tecnologie innovative, in linea con quello che ci chiede l’Europa.

Con questa legge – la terza approvata dal Consiglio - stiamo cercando di far capire che l’industria pesante del ‘900 non è più all’altezza di sopperire alle domande odierne di occupazione e innovazione. Dobbiamo puntare pertanto sulle industrie culturali e creative.