DL 83-2014: Art Bonus, incentivo fiscale per la cultura all'avanguardia

Piazza Navona. fonte ECIl direttore generale per la valorizzazione del Patrimonio Culturale, Anna Maria Buzzi, illustra a FASI.biz le potenzialità del cosiddetto “art-bonus”, per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, in vigore dal 1° giugno 2014.

In base alle nuove norme, per le erogazioni liberali in denaro effettuate per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti di cultura di appartenenza pubblica e per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti delle fondazioni lirico-sinfoniche o di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo, spetta un credito d'imposta del 65 per cento delle erogazioni liberali effettuate in ciascuno dei due periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2013 e del 50 % delle erogazioni liberali effettuate nel periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2015.

Buzzi, qual è la sua valutazione del decreto?

E' presto per fare un bilancio, ma ritengo che sia una misura importantissima, che pone il nostro paese all'avanguardia rispetto al resto del mondo. Prevedere una misura fiscale così significa sostenere fortemente chi vuole investire nella cultura.

Sta cambiando il punto di vista del governo sul partenariato pubblico-privato?

Vengono finalmente superate quelle preclusioni che finora avevano caratterizzato il settore privato nella valorizzazione del patrimonio pubblico. Ora il privato viene considerato un partner fondamentale. Di fronte a un patrimonio così vasto ed esteso, come quello di cui l'Italia dispone, non si può certo pensare che lo Stato sia in grado di conservarlo da solo. Molte delle nostre inestimabili bellezze sono sconosciute agli italiani. Stiamo cercando di accrescere la conoscenza e la consapevolezza, anche tra gli tra gli stranieri, delle nostre potenzialità.

Tutti sanno dove si trovano il Colosseo e gli Uffizi, ma molti non non conoscono quegli scrigni di bellezza che il nostro paese possiede in modo capillare sul territorio. Spesso vengono ignorati proprio perché sono così numerosi.

Chi potrebbero essere i primi fruitori dell'art bonus?

Queste norme vanno nella direzione del mecenatismo e intendono risvegliare il patriottismo del nostro popolo. Parlo dell'Italia dei Gonzaga, degli Este, dei Medici, famiglie che, negli anni, hanno investito nelle città d'arte. Invitiamo anche gli stranieri a investire. Per fare un esempio, la Fondazione Packard Humanities Institute da molti anni ha adottato il sito archeologico di Ercolano. Speriamo di poter citare presto altri esempi positivi.

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Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo. (GU n.125 del 31-5-2014 )

commenta il nuovo decreto-legge per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, in vigore dal 1° giugno 2014. Buzzi ha parlato ai microfoni di