Amianto – petizione per incentivi per bonifica tetti e fotovoltaico

Rimozione amiantoLanciata una petizione rivolta al Governo in cui si chiede di ripristinare gli incentivi per chi bonifica i tetti dall’amianto e installa un impianto fotovoltaico.

Decreto rinnovabili – 7 bandi da novembre, spazio al fotovoltaico

Online su Change.org una petizione, rivolta al Governo e ai ministri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente, che chiede di ripristinare gli incentivi per coloro che bonificano i tetti dall’amianto e vi installino un impianto fotovoltaico.

Nella petizione si chiede in particolare che nel decreto che regolerà gli incentivi alle fonti rinnovabili, sia ripristinato, per tutte le taglie di impianti fotovoltaici, l'extra incentivo per la rimozione delle coperture in fibrocemento amianto.

Fra i primi firmatari della petizione: Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, Giuseppe Civati, segretario di Possibile, Annalisa Corrado e Francesco Ferrante di Green Italia, Rossella Muroni (LeU), Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club, e Giovanni Battista Zorzoli, presidente onorario del Coordinamento FREE (Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica).

I numeri dell'amianto in Italia

Malgrado siano passati 26 anni dalla messa al bando (con la Legge n. 257 del 27 marzo 1992), le stime relative alla presenza delle varie forme di amianto sul territorio italiano, si legge nella petizione sono agghiaccianti:

  • tra 32 e 40 milioni di tonnellate di manufatti in amianto ancora diffusi sul territorio,
  • 75mila ettari di territorio in cui c'è una accertata contaminazione,
  • tra 1 e 2,5 miliardi di metri quadri di coperture in fibrocemento amianto su capannoni, strutture, edifici pubblici e privati,
  • migliaia, tra scuole ed altre strutture, di edifici pubblici che ancora "ospitano" manufatti contenenti amianto.

Mentre le stime disponibili, stando alle sole malattie per le quali c’è correlazione accertata con l'esposizione alle fibre di amianto, imputano a questo killer silenzioso da 3mila a 6mila morti ogni anno (principalmente per mesotelioma maligno, ma anche per altre numerose forme di cancro), la percentuale di persone che si ammalano senza aver avuto una esposizione di tipo professionale, aumenta: i casi di esposizione "ambientale" non potranno che aumentare con il passare del tempo, di pari passo con il deterioramento dei manufatti contenenti le fibre di amianto, che, progressivamente, verranno rilasciate nell'atmosfera in assenza di adeguate bonifiche.

Lo strumento che ha dato i risultati di gran lunga più efficaci per agire quantomeno sulle coperture in fibrocemento amianto è stato quello di legare un incentivo, per l'installazione di impianti fotovoltaici, alla bonifica e rinnovo delle coperture.

In poco più di 2 anni sono stati bonificati più di 20 milioni di metri quadri di coperture, realizzando vere e proprie centrali fotovoltaiche diffuse per più di 2.000 MW di potenza (capaci di produrre energia elettrica pulita per i consumi di quasi 1 milione di famiglie).

Ripristinare gli incentivi

In queste settimane è in discussione la bozza di nuovo decreto rinnovabili, che regolerà gli incentivi alle fonti green per i prossimi 3 anni.

Ancora si tratta solo di una bozza, già criticata dagli esponenti del settore e dagli ambientalisti. Al di là delle auspicabili modifiche all'impianto del decreto, la petizione chiede che:

  • venga ripristinato, per tutte le taglie di impianti fotovoltaici, l'incentivo per la rimozione delle coperture in fibrocemento amianto;
  • la realizzazione di impianti fotovoltaici su coperture contestualmente bonificate, sia un criterio prioritario per la compilazione delle graduatorie dei registri e delle aste.

> Petizione

Incentivi per bonifica amianto

Il Collegato Ambientale alla legge di Stabilità 2014 ha introdotto incentivi per i titolari di reddito d’impresa che nel 2016 hanno dato luogo a bonifiche di amianto su beni e strutture produttive. L'incentivo si configura come credito d'imposta pari al 50% delle spese sostenute su investimenti non inferiori a 20mila euro.

Il credito d'imposta è attribuito nel limite di spesa complessivo di 5,667 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019.

Sempre il Collegato Ambientale ha istituito un apposito fondo per promuovere la realizzazione di interventi di bonifica di edifici pubblici, con una dotazione finanziaria di 5,536 milioni di euro per l'anno 2015 e di 6,018 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018.

Il primo bando, riferito all’annualità 2016, si era concluso il 30 marzo dello scorso anno con la presentazione di 235 istanze per 18 Regioni italiane. Il bando a valere sulle annualità 2017-2018 ha definito ulteriori dettagli sulle modalità di accesso, sui criteri di valutazione e formazione della graduatoria.

In particolare, hanno precedenza gli edifici scolastici o entro un raggio non superiore a 100 metri da asili, scuole, parchi gioco, strutture di accoglienza, ospedali e impianti sportivi, gli interventi su edifici pubblici già oggetto di segnalazione di enti di controllo sanitari, di tutela ambientale o di altri enti e amministrazioni, quelli con un progetto cantierabile in dodici mesi dall’erogazione del contributo e gli interventi nei Siti d’interesse nazionale o inseriti nella mappatura dell’amianto prevista dal decreto 101 del 2003.

Ogni amministrazione può presentare un’istanza con più interventi, per un importo massimo finanziabile di 15mila euro, entro il 30 aprile 2018.