Sisma 2016: più tempo per l’invio dei progetti dei titolari CAS e SAE

Foto di Mikhail Nilov da PexelsPer evitare di ricevere progetti di ricostruzione incompleti, il Commissario al sisma ha stabilito di concedere più tempo ai titolari di CAS, SAE e MAPRE per l’invio delle progettualità che riguardano edifici con danni gravi.

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A dettare il quadro dei nuovi termini è stata, nello specifico, l’Ordinanza 169/2024, la cui ratio è spiegata dallo stesso Commissario al Sisma, Guido Castelli.

“La ricostruzione - ha infatti dichiarato Castelli - deve sapersi adattare alle esigenze reali di progettazione e cantierizzazione, ed è per questo che dopo un fruttuoso confronto con le professioni tecniche e con i territori, d’intesa con i Presidenti delle Regioni Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria e in accordo con la Protezione civile nazionale, abbiamo voluto ridefinire in modo ancora più accurato il quadro delle scadenze. L’alto numero di progetti incompleti presentato avrebbe infatti comportato delle difficoltà procedurali e interpretative che sarebbero andate unicamente a danno dei terremotati. La priorità sono i cittadini residenti, in modo tale che possano uscire dalla forma di assistenza statale per rientrare nelle proprie abitazioni”.

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Sisma 2016, CAS e SAE: progetti entro fine giugno

In tale contesto, per chi usufruisce di assistenza abitativa (CAS, SAE e MAPRE e altro ancora), i termini per la presentazione dei progetti di ricostruzione privata per edifici con danni gravi e il termine per l’integrazione dei progetti in forma semplificata vengono allineati al 30 giugno 2024.

Non rientrano invece nel nuovo termine di presentazione le domande relative a edifici (singoli, in aggregato edilizio, oggetto di intervento unitario o ricompresi in compendi immobiliari), che siano inseriti in piani attuativi o in programmi straordinari di ricostruzione, per i quali è prevista l’approvazione di specifici cronoprogrammi per la ricostruzione in attuazione della disciplina stabilita dalle ordinanze commissariali speciali adottate ai sensi dell’art. 1, comma 2, dell’ordinanza n. 110 del 21 novembre 2020.

Vale la pena sottolineare che la mancata presentazione delle domande di contributo, con la presentazione del progetto in forma completa entro il nuovo termine del 30 giugno 2024, determinerà la sospensione del CAS o, nel caso delle SAE e di altre forme di assistenza, la sospensione della gratuità. 

Inoltre lo stesso termine del 30 giugno 2024 varrà anche per chi aveva già presentato il progetto in forma semplificata: in questo caso, dunque, i beneficiari sono tenuti ad integrare la documentazione necessaria per la valutazione della pratica, pena la decadenza del contributo di assistenza abitativa.

Sisma 2016: i termini per l’assistenza abitativa

Sono fissati invece al 5 luglio 2024 i termini per la presentazione della dichiarazione per il mantenimento dell’assistenza abitativa, che va resa ogni anno da parte dei cittadini assistiti.

La dichiarazione - sottolineano dalla struttura commissariale -  dovrà essere effettuata telematicamente per il tramite della piattaforma SEM, che sarà operativa a partire dal  5 aprile 2024.

Consulta l'Ordinanza n. 169 del 09.02.2024

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