Horizon 2020: Commissione Ue presenta il programma in Italia

Máire Geoghegan-Quinn - Credit © European Union, 2014Aumento delle risorse, semplificazione e coerenza sono le principali caratteristiche del nuovo programma Ue per la ricerca e l'innovazione. Lo ha dichiarato il commissario per la Ricerca Máire Geoghegan-Quinn, intervenendo, con il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, all'evento di lancio di Horizon 2020 in Italia.

Con oltre 70 miliardi di euro di finanziamenti in sette anni, ha spiegato il commissario, Horizon 2020 è uno dei pochi programmi per cui, rispetto al precedente 7° Programma Quadro, è stato previsto un aumento delle risorse nell'ambito del nuovo bilancio dell'Unione.

Le parole chiave di Horizon, ha proseguito la Quinn, sono la semplificazione delle regole di accesso ai finanziamenti e la coerenza dell'architettura del programma. Le principali novità, invece, sono l'approccio basato su sfide, da risolvere attraverso l'interdisciplinarietà e l'apertura internazionale, e l'attenzione ai risultati.

Il commissario ha ricordato l'aumento delle risorse destinate al Consiglio europeo della ricerca e alle borse Marie Skłodowska-Curie per la formazione e la mobilità dei ricercatori, ma anche per test, prototipi e attività di dimostrazione. Horizon 2020, ha aggiunto la Geoghegan-Quinn, sosterrà inoltre i partenariati pubblico-privati e il coinvolgimento delle PMI, che potranno ottenere oltre 9 miliardi di euro nel corso del settenato.

Tra gli obiettivi del programma c'è anche una maggiore partecipazione da parte di tutti i paesi e le regioni dell'Ue e l'integrazione con la nuova politica di coesione, dal momento che la ricerca e l'innovazione devono figurare tra le priorità delle strategie di specializzazione intelligente e degli accordi di partenariato per l'utilizzo dei fondi strutturali negli stati membri.

Infine, le raccomandazioni all'Italia: le iniziative a livello europeo - ha ricordato il commissario - devono essere accompagnate da riforme per rendere più efficienti i sistemi nazionali di ricerca e innovazione e da un aumento della spesa destinata alle attività di R&S.