Valle d'Aosta: i programmi FESR, FSE e PSR per il periodo 2014-2020

Photo credit: ScriS - www.scris.it / Foter / Creative Commons Attribution-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-ND 2.0)Approvati i primi tre programmi del quadro strategico regionale della Valle d’Aosta per il periodo 2014/2020: oltre al Programma di sviluppo rurale (PSR), i POR a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e sul Fondo sociale europeo (FSE).

La strategia regionale della Valle d'Aosta per il periodo 2014-2020 prevede, complessivamente, 10 programmi di sviluppo. Di questi, i tre approvati nelle scorse ore dalla Giunta regionale dovranno essere presentati a Bruxelles entro il 22 luglio prossimo.

Nello specifico, sono stati approvati:

  • il programma operativo a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale, che prevede un valore complessivo di 64 milioni di euro, di cui 32 milioni di euro di cofinanziamento europeo, 22,4 milioni di euro di cofinanziamento statale e 9,6 milioni di euro di cofinanziamento regionale;
  • il programma operativo a valere sul Fondo sociale europeo, per cui è stato stabilito uno stanziamento totale di 55,2 milioni di euro, di cui 27,6 milioni di euro cofinanziati dall'Ue, 19,32 milioni di euro dallo Stato e 8,28 milioni di euro dalla Regione;
  • il programma di sviluppo rurale, che prevede uno stanziamento complessivo di 138.706.000 euro, di cui 59.814.000 euro di cofinanziamento europeo, 55.224.400 euro di cofinanziamento statale e 23.667.600 euro di cofinanziamento regionale.

Dei sette programmi ancora da approvare, sei dovranno essere presentati a settembre, mentre per la presentazione del programma a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione bisognerà attendere la fine dell'anno.

Nella stessa seduta, la Giunta regionale ha approvato l’avvio di azioni per la ricollocazione di disoccupati over 50 con il programma Welfare to work da 886mila euro. L’intervento prevede l’attivazione di due distinte misure:

  • la concessione di contributi pari a 450 euro per un massimo di 6 mensilità a disoccupati non percettori di altre indennità o sussidi legati allo stato di disoccupazione,
  • la partecipazione a misure di politica attiva, quali colloqui di orientamento, azioni di formazione e accompagnamento al lavoro, tirocini, incontri di domanda/offerta, etc.

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