ICT: big data, le proposte della Commissione Ue

Strata Conference in London 2013La Commissione europea ha presentato nuove proposte per sfruttare al meglio il potenziale del big data nell’Ue.

Secondo le stime della Commissione Ue, ogni giorno vengono generati più di 6 megabyte di dati a testa, per un totale di 1,7 milioni di miliardi di byte giornalieri. Si tratta di un traffico di dati considerevole, che cresce del 40% l'anno, sette volte più velocemente del mercato generale dell'informazione e della comunicazione.

Per aiutare i cittadini e le imprese dell'Ue a sfruttare i vantaggi del big data, la Commissione Ue lavorerà con il Parlamento e il Consiglio per portare a termine la riforma delle norme comunitarie sulla protezione dei dati e arrivare all'adozione definitiva della direttiva sulla sicurezza delle reti e dell'informazione.

Al momento la Commissione europea ha presentato le seguenti proposte:

  • realizzazione di un partenariato pubblico-privato sui big data per finanziare idee rivoluzionarie, in settori come la medicina su misura e la tracciabilità degli alimenti dal produttore al consumatore;
  • creazione di un incubatore di dati aperti (nell'ambito di Horizon 2020), per aiutare le pmi a dotarsi di catene di fornitura basate sui dati e incrementare il ricorso al cloud computing;
  • nuove regole sulla proprietà dei dati e sulla responsabilità della loro fornitura per i dati raccolti attraverso l'internet degli oggetti;
  • mappatura degli standard sui dati, individuando le eventuali divergenze;
  • istituzione di una serie di centri di eccellenza di supercalcolo per aumentare il numero dei professionisti dei dati in Europa;
  • creazione di una rete di strutture per l'elaborazione dei dati in diversi Stati membri.

Per sostenere lo sviluppo del big data, la Commissione continuerà a:

  • investire nella tecnologia 5G, per cui ha già 700 milioni di euro impegnati in un partenariato pubblico-privato) grazie ad accordi internazionali;
  • promuovere le iniziative "Grande coalizione per l'occupazione nel digitale" e "Aprire l'istruzione";
  • definire orientamenti sulle migliori pratiche per le autorità pubbliche in materia di dati aperti.
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