Cooperazione: agenda post 2015, nuovo ruolo per imprese

Conferenza ActionAidCome cambia, in vista della nuova Agenda di Sviluppo globale post 2015, il ruolo delle imprese nella cooperazione internazionale. Se ne è parlato oggi, a Roma, nel corso di una conferenza promossa da ActionAid.

Il nuovo ruolo del settore privato nel quadro della cooperazione internazionale è stato uno dei temi trattati nel corso di un evento dal titolo "Le nuove sfide per lo sviluppo sostenibile: una partnership globale per sradicare la povertà entro il 2030", cui hanno esponenti delle istituzioni italiane e internazionali, rappresentanti delle ong, del mondo accademico e delle imprese.

Con lo scadere degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio - concordati nel 2000 dagli stati membri delle Nazioni Unite – le istituzioni, le organizzazioni della società civile, il mondo della ricerca e il settore privato sono stati coinvolti nella messa a punto di nuovi obiettivi globali, definiti Sustainable Development Goals (Obiettivi di sviluppo sostenibile) da realizzare entro il 2030. 

Il settore privato, ha detto il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, sta cambiando il suo rapporto con la cooperazione. Se prima, ha spiegato il ministro, le imprese si limitavano a considerare la loro attività nei paesi in via di sviluppo alla stregua di “gesti nobili” - del tutto subordinati alla propria attività principale - ora queste stesse imprese hanno capito le potenzialità di investimento nella cooperazione.

In questo contesto di ridefinizione dell'agenda globale, il ruolo del settore privato nel processo di sviluppo è fondamentale, ha detto Andrea Valcalda, responsabile della sostenibilità di Enel SpA. Prima di tutto, il settore privato deve sedere al tavolo di negoziazione con gli altri soggetti coinvolti nella cooperazione.

Inoltre, in vista di una dimensione integrata del processo di sviluppo, le imprese, lungi dal concetto di "fare l'elemosina", devono puntare ad un investimento di lungo periodo che garantisca lo sviluppo locale delle comunità in cui operano. Altro obiettivo fondamentale, ha aggiunto Valcalda, è orientare il piano di crescita verso tecnologie positive.

Di rapporto tra imprese, investimenti e sviluppo sostenibile ha parlato il professore ordinario di Statistica economica Enrico Giovannini, che ha ricordato l'impegno a livello europeo per orientare i fondi Ue previsti dal programma Horizon 2020 (circa 80 miliardi di euro per il periodo 2014-2020) verso uno sviluppo sostenibile. Per trovare la strada giusta in tal senso, ha detto Giovannini, il ruolo del settore privato è fondamentale.

Più provocatoria la posizione delle organizzazioni. Di coinvolgimento responsabile ha parlato Marcela Villarreal, director office for Partnerships, Advocacy and Capacity Development presso la FAO. Un concetto, questo, ribadito anche da Maria Grazia Midulla di Coalizione Italiana contro la Povertà, secondo cui "le imprese devono scegliere se entrare a far parte della comunità o perseguire solo i propri interessi".

In vista di una "partnership globale" quale unica strategia per perseguire i nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile, tutti, ha detto Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid Italia, "si devono prendere le proprie responsabilità: societá civile, istituzioni e mondo imprenditoriale".

Del coinvolgimento del settore privato all'interno di questo processo ha parlato anche Amina J. Mohammed, consigliere speciale del segretario generale delle Nazioni Unite sull'Agenda post 2015. La partnership globale, ha detto la rappresentante dell'Onu, è fondamentale per l'effettivo funzionamento dell'Agenda, "perché rafforza gli obiettivi e migliora lo sblocco e l'utilizzo di risorse".

In questo senso, ha continuato Amina J. Mohammed, Expo 2015 è un'opportunità incredibile per dimostrare come si può "passare dalle parole ai fatti" e per ribadire che "i Paesi che investono in agricoltura rappresentano un esempio per gli altri.

Una delle sfide principali di questa nuova Agenda, ha aggiunto il consigliere Onu, "è capire come coinvolgere gli stakeholder" in modo tale che società civile e mondo imprenditoriale lavorino insieme per portare avanti gli obiettivi di sviluppo globale.

L'evento, moderato dal direttore di RaiNews Monica Maggioni, ha visto, inoltre, la partecipazione del viceministro degli Affari esteri, Lapo Pistelli, e del presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo.