Strumenti di difesa commerciale - UE a un passo dalla riforma

Trade Defence Instruments - Photo credit Tuija AaltoCon il via libera della commissione INTA dell'Europarlamento all'accordo politico tra le istituzioni UE, si avvicina l'entrata in vigore dei nuovi strumenti di difesa commerciale dell'Unione che promettono maggiore efficacia e rapidità per affrontare le sfide globali.

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La commissione INTA (Commercio Internazionale) del Parlamento europeo ha approvato l'accordo politico raggiunto tra Commissione, Parlamento e Consiglio UE il 5 dicembre 2017 sulla riforma degli strumenti di difesa commerciale (Trade Defence Instruments, TDI) dell’Unione.

Insieme alla nuova metodologia antidumping, spiega Bruxelles, si tratta della prima importante revisione dei meccanismi di tutela del commercio UE dal 1995.

Rimasti sostanzialmente gli stessi dalla creazione dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), gli strumenti di difesa commerciale comunitari, si legge nella nota ufficiale della Commissione, si sono per anni dimostrati efficaci ma ora necessitano di un aggiornamento "per garantire la continuità della loro efficacia di fronte alle nuove sfide globali", come, tra le altre, la sovraccapacità globale di prodotti come l'acciaio e l’alluminio.

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Principali novità della riforma

Tra le modifiche più importanti alla legislazione UE che la riforma apporterà, spiccano:

  • Indagini più rapide ed efficienti, attraverso l'imposizione delle misure provvisorie entro 7/8 mesi, rispetto agli attuali 9 mesi,
  • Possibilità di imporre dazi più elevati nelle indagini anti-sovvenzioni e in quelle anti-dumping che riguardano merce di importazione prodotta con materie prime ed energia forniti a prezzi non di mercato. Ciò implica che la regola del dazio inferiore potrà essere modificata e adattata in base alle circostanze,
  • Miglioramenti nel calcolo del pregiudizio attraverso nuove regole per calcolare il "prezzo non pregiudizievole",
  • Sostegno alle piccole e medie imprese UE, che ora potranno beneficiare di procedure semplificate e usufruire del sostegno di un helpdesk a loro specificatamente dedicato,
  • eliminazione della "scappatoia" dei prodotti oggetto di dumping spediti off-shore,
  • Inclusione di elementi di sostenibilità sociale e ambientale, in modo che il commercio non sia solo aperto ma anche equo,
  • Maggiore trasparenza e prevedibilità, attraverso un preavviso di 3 settimane da recapitare alle aziende prima che i dazi vengano applicati. Ciò consentirà alle imprese di adattarsi alla nuova situazione.

Con il via libera all'accordo da parte della commissione INTA, a questo punto per l’entrata in vigore della riforma manca solo che il Parlamento e il Consiglio UE portino a termine le rispettive procedure di approvazione. La conclusione dell’iter è prevista per la fine di maggio 2018.

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Photo credit: Tuija Aalto