Giovani, donne e Sud: le chiavi per il rilancio dell'economia italiana

People talking - Immagine di OecherLa popolazione femminile e giovanile, soprattutto nel Mezzogiorno, rappresenta un patrimonio inutilizzato di competenze la cui piena partecipazione al sistema produttivo potrebbe rivelarsi essenziale per far ripartire l’economia. Allo stesso modo, margini importanti di crescita riguardano il fisco, la qualità della spesa pubblica e le dotazioni infrastrutturali, prima fra tutte la banda larga.

Brevetto europeo: Italia sempre piu' sola nell'opposizione al trilinguismo

European Flags - Foto di LemoncControversia ancora aperta sul regime linguistico da applicare al brevetto europeo, dopo che la Commissione europea ha proposto di ammettere la presentazione delle domande in tutte le 23 lingue dell'Europa, ma consentendo la pubblicazione solo in inglese, francese o tedesco. L'Italia e, più debolmente, la Spagna hanno contestato gli effetti discriminanti di questa soluzione per i rispettivi Paesi e sistemi imprenditoriali, ma le loro istanze sembrano dover rimanere inascoltate.

OCSE: nella stabilita' del mercato immobiliare una chiave per la crescita

OECDL'OCSE, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha pubblicato un rapporto dal titolo "Housing: Better policies will promote economic growth", che mette in luce gli effetti benefici che politiche abitative solide potrebbero generare non solo per il settore immobiliare, ma con riferimento all'economia nel suo complesso.

Un nuovo incentivo per i capitali coraggiosi

Banknotes

In America mi sono sentito subito a casa proprio perché la cultura americana incoraggia il processo del fallimento, contrariamente alla cultura europea ed asiatica in cui il fallimento è motivo di disonore ed imbarazzo. La specialità dell’America è correre piccoli rischi per il resto del mondo, il che spiega la sua quota sproporzionata di innovazione. Nassim Nicholas Taleb, Il Cigno nero, Il saggiatore 2008

L'intervento pubblico nel capitale di rischio delle PMI è un ramo della politica industriale indubbiamente selettivo, per sua natura, ma ritenuto di grande importanza per individuare e lanciare "nuovi campioni dell’economia". Nel mercato americano tutti i posti di lavoro creati dal sistema economico negli ultimi 40 anni sono nati da start-up (Kauffman Foundation).

Mezzogiorno: opinioni a confronto sui risultati del rapporto Svimez 2010

Mezzogiorno - Immagine di MateolaIl primo quaderno di quest'anno a cura della Svimez, l'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno, è dedicato al dibattito sul Rapporto 2010 sull'economia meridionale, che ha avuto luogo a Roma nel luglio scorso presso la sede dell'Associazione Bancaria Italiana e che ha visto a confronto esponenti del mondo politico, tra i quali il Ministro degli affari regionali Raffaele Fitto, il Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola e quello della Regione Basilicata Vito De Filippo.

Quali politiche per le imprese europee?

Industry - Foto di BaytownbertE' stato presentato ieri nel corso di un evento a Bruxelles il volume "Industrial policies in Europe. Public supply and private demand", a cura della MET - Monitoraggio Economia e Territorio. Lo studio raccoglie i risultati di una ricerca condotta da Raffaele Brancati e Andrea Maresca sul tema delle politiche industriali in Europa con particolare riferimento all'Italia, alla Francia, alla Germania e alla Spagna.

Sviluppo economico: Rapporto annuale 2009 sugli interventi nelle Aree sottoutilizzate

Il Mezzogiorno - foto di MateolaIl Ministro per i rapporti con le Regioni e la coesione territoriale ha presentato al Parlamento la Relazione di sintesi sugli interventi realizzati e sui risultati conseguiti nelle aree sottoutilizzate nel corso del 2009, allo scopo di riferire sulle tendenze economiche e sociali che hanno caratterizzato i territori del Mezzogiorno e del Centro-Nord, sulle risorse finanziarie e sulle politiche regionali destinate allo sviluppo.

Il Rapporto annuale Cotec evidenzia il gap italiano nell'Innovazione

 Nei giorni in cui il dibattito politico si riaccende sul caro vecchio posto fisso, per lungo tempo rimasto in disparte neanche fosse una scarpa demodé, il rapporto annuale sull’Innovazione del Cotec mette in risalto alcune gravi lacune del nostro sistema produttivo e la fatica con cui le imprese italiane e l’intero sistema-paese tengono il passo con il resto dell’Europa e del mondo nel campo dell’innovazione. Nonostante l’incremento degli investimenti degli ultimi anni, resta irrisolto il nodo centrale per lo sviluppo di una duratura competitività tecnologica dell’impresa italiana: il capitale umano.